Sabato Fiom, il giorno dopo Sacconi insiste: “Minoranza radicale inadatta a governare”

Pubblicato il 17 Ottobre 2010 - 09:55 OLTRE 6 MESI FA

Maurizio Sacconi

A piazza San Giovanni si e’ vista ”un’opposizione politica e sociale radicale che in Italia e’ piu’ numerosa che in altri Paesi industrializzati” perche’ ”da noi c’e’ stato il piu’ grande partito Comunista d’occidente”. E ”un pezzo di quella storia” che era in piazza ieri ”ha la forza di condizionare fortemente il gruppo dirigente del Pd”. Cosi’ all’indomani della manifestazione della Fiom, il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi che, in un’intervista a Repubblica, aggiunge: ”Si potrebbe dire che la piazza era certamente indipendente dal Pd; ma il gruppo dirigente del Pd non e’ altrettanto indipendente da quella piazza” in cui si e’ vista, in ogni caso, ”una minoranza radicale inadatta a governare”.

La manifestazione, aggiunge, ”dimostra l’importanza dell’unita’ di tutti i moderati e i riformisti” e ”sono assolutamente certo – dice Sacconi – che coloro che si sentono alternativi a quella piazza debbano ritrovarsi. Vedo un Pd incapace di sottrarsi a radicalismi, da quello etico a quello sociale, a quello giustizialista”. Ieri in piazza, attacca il ministro ”Landini ha fatto una indegna deformazione delle mie parole: parlavo di rischio morto per gli assalti alla Cisl, non per il corteo della Fiom”. Corteo che e’ stato ”piu’ politico che sindacale”.

Come puo’ Epifani, si chiede il ministro, ”auspicare l’unita’ sindacale partendo dal presupposto che Bonanni e Angeletti siano ‘servi dei padroni e del governo’?”. In ogni caso, Sacconi garantisce che cerchera’ ”di costruire un Testo unico sui lavori con la massima condivisione. Dopodiche’ – osserva – ricordo che nel 1970 lo Statuto dei lavoratori fu approvato senza il Pc e senza la Cgil”.