Manovra: spunta il mini condono sui beni archeologici, paghi e te lo tieni a casa

Pubblicato il 29 Giugno 2010 - 09:25 OLTRE 6 MESI FA

Chiunque abbia un reperto archeologico mai denunciato, potrà ottenere il deposito per 30 anni. La sanatoria prevede infatti un pagamento di un terzo del valore presunto. Un provvedimento più volte proposto ma sempre accolto dalle proteste delle associazioni che tutelano il patrimonio artistico.

Modifiche al “condono archeologico” sono ancora possibili, ma un punto in comune le varie versioni dell’articolo ce l’hanno: finire dentro la manovra finanziaria (all’interno del maxi emendamento con le modifiche che il governo presenterà) e giungere in porto blindate e sicure.

In sostanza chiunque detenga un reperto mai denunciato, in Italia o all’estero, e dunque in violazione della legge, può ottenere dallo Stato una “concessione in deposito” della durata di trent’anni, rinnovabili, e può anche trasferirlo in eredità. Il tutto dichiarando il possesso e pagando una somma che si aggira intorno a un terzo del valore di quel bene.