Sconto prima casa e meno pressione Equitalia. Manovra: i possibili cambi

Pubblicato il 13 Dicembre 2011 - 11:00 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Pensioni salve fino a 1400 euro, sconto sulla prima casa, allenta la morsa di Equitalia: sono alcune delle novità presentate nel pacchetto degli emendamenti alla manovra Monti.

Ici-Imu. Possibile uno sconto sulla prima casa. Il governo sta studiando ancora le ipotesi di modifica. La prima è che una attenuazione della tassazione sulla prima casa sia legata al nucleo familiare, ma resta il nodo delle coperture volendo mantenere invariati i saldi. Le altre due ipotesi sul tavolo sono l’inserimento delle modifiche dentro i correttivi del decreto legislativo del federalismo fiscale (approvato dall’ultimo consiglio del precedente governo, e ora all’esame della Conferenza Stato-Città) o dentro il decreto Milleproroghe di fine anno.

Equitalia. Via libera all’emendamento che allunga di 72 mesi (6 anni) la possibilità di pagare le rate a Equitalia. Si modifica la norma sul massimo scoperto e si affida direttamente al proprietario (e non ad Equitalia) la vendita degli immobili su cui grava un’ipoteca. L’incasso va ad Equitalia che storna la parte maggiore rispetto al debito allo stesso proprietario. Aiuti arrivano anche per le aziende in ‘crisi’ di liquidità che potranno contare su un’ulteriore proroga di 72 mesi per i pagamenti a Equitalia. Infine non passa la dicitura ”quoziente familiare” nella definizione della nuova Isee previsto nella manovra, ma l’indicatore terrà comunque conto dei figli, specie dal terzo in poi e delle persone disabili presenti in famiglia.

Pensioni. Al di là delle diverse ipotesi circolate, non è ancora noto quale è l’orientamento del Governo: si parla di un intervento di perequazione dell’assegno al 70 per centro per le pensioni tra 1.200 e 1.400 euro e lo stop alla rivalutazione per quello oltre i 1.400. Ma sarebbe complicato coprire la novità con un ‘raddoppio’ dell’una tantum dell’1,5% sui capitali scudati. Né si ricorrerebbe alle aste tv. Il governo starebbe così ipotizzando una copertura ‘multipla’ recuperando piccole cifra da diversi interventi. Anche per questo si starebbero allungando i tempi per la presentazione della misura. Intanto alcune modifiche, molte di natura fiscale, passano il vaglio: un emendamento della Lega porta a 1.000 euro il limite per il pagamento cash della P.a. risolvendo così il problema dei pensionati che viceversa sarebbero stati costretti a dotarsi di carta elettronica. E sempre sui pagamenti un altro emendamento, sempre del Carroccio, porta ad un massimo dell’1,5% la commissione che le banche possono chiedere ai commercianti in caso di pagamento elettronico.