La manovra mette in bilico il federalismo? La Lega è divisa e Bossi tace

Pubblicato il 28 Maggio 2010 - 16:29| Aggiornato il 2 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi

La  manovra di Tremonti, che impone una forte dieta alle spese dello Stato e alle Regioni, manderà in fumo il federalismo? Sull’argomento la Lega sembra divisa. Roberto Formigoni, governatore della Lombardia, lancia il sasso e pronostica che, a causa della manovra, ormai il progetto è avviato su un binario morto. Roberto Cota, alla guida del Piemonte, sostiene invece che Berlusconi gli ha dato rassicurazioni chiare.

Non solo, ma secondo Cota il federalismo “non costa niente ed è proprio quella riforma strutturale di cui anche ieri è stata invocata la necessità all’Assemblea di Confindustria”.

Silvio Berlusconi ha rassicurato, intervenendo stamattina, 28 maggio, in una trasmissione su Canale 5, che il federalismo si farà e nei tempi preventivati. Una rassicurazione all’alleato di ferro Umberto Bossi? In effetti in queste ore che vedevano il federalismo in bilico, l’irruento leader del Carroccio è rimasto in silenzio, aspettando che la polemica passasse.

Ma il Pd attacca: “Bossi è come le tre scimmiette: lui non vede, non sente e non parla. Ma sa fin troppo bene che il federalismo non c’è più. Ci stupisce il suo assordante silenzio”. Parole definitive arrivano anche dall’ Udc. Secondo Maurizio Ronconi: “Oramai è una illusione che non può essere coltivata se non con esercizi di auto convincimento. Il federalismo non si farà perchè non ci sono più i soldi ma soprattutto perchè non è più consentito dal tacito ma solidissimo patto europeo”.