Manovra, gli oncologi: “A rischio la qualità delle cure anticancro”

Pubblicato il 5 Giugno 2010 - 15:20 OLTRE 6 MESI FA

Carmelo Iacono

L’oncologia, e, con essa, le persone colpite da un tumore, finiranno per pagare il prezzo più alto per i tagli alle spese sanitarie imposti dalla manovra economica.

Lo ha detto il presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medic (Aiom), Carmelo Iacono, a margine del convegno internazionale della Società Americana di Oncologia Clinica (Asco) in corso a Chicago (Illinois). “Siamo preoccupati – ha rilevato – perché i tagli nella sanità pubblica avranno ricadute importanti nell’erogazione dell’assistenza ai pazienti oncologici”.

La preoccupazione maggiore, ha aggiunto, riguarda il blocco del turnover, che finirà per sottrarre personale specializzato all’assistenza ospedaliera e territoriale. “Per ridurre le liste d’attesa è necessario che tutte le attrezzature lavorino su 12 ore, altrimenti – ha rilevato Iacono – correremo il rischio di avere aperto nuove strutture per Pet, Tac e Risonanza magnetica nucleare senza avere il personale necessario a farle funzionare”. Se non si capisce – ha detto ancora – che bisogna investire in medici, tecnici e biologi, non riusciremo a dare risposte adeguate nella lotta ai tumori, che stanno diventando la prima causa di morte in Italia”, ormai alla pari con le malattie cardiovascolari.