Manovra: pensioni, arriva la finestra “a scorrimento”

Pubblicato il 26 Maggio 2010 - 00:55| Aggiornato il 26 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

Dalle ‘finestre fisse’ alla finestra ‘mobile’ o ‘a scorrimento’. È quanto prevede la manovra per la decorrenza delle pensioni di anzianità o di vecchiaia. Il provvedimento prevede che si possa andare in pensione dodici mesi (contro gli attuali nove per effetto del sistema di finestre vigente) dopo la maturazione dei requisiti vigenti nel caso dei lavoratori dipendenti pubblici e privati. La decorrenza sale a diciotto mesi (contro i 15 attuali) dopo la maturazione dei requisiti nel caso dei lavoratori autonomi. I trattamenti pensionistici decorrono inoltre dal primo giorno del mese successivo alla scadenza dei termini del nuovo sistema di decorrenze. Per le pensioni non è dunque previsto nessun intervento strutturale che riguardi requisiti, età, quote ma solo un cambiamento nel sistema delle finestre.

Il sistema attuale, per i lavoratori dipendenti con anzianità inferiori ai 40 anni, determina un ritardo medio del pensionamento di anzianità dalla maturazione dei requisiti di circa nove mesi. Il nuovo sistema determina un ritardo medio di circa dodici mesi. L’effetto netto è di un maggior ritardo nel pensionamento di circa tre mesi. Per gli autonomi, con meno di 40 anni di anzianità, il ritardo medio cresce anche in questo caso di tre mesi, dagli attuali quindici ai diciotto. Resta in vigore il sistema vigente per coloro che hanno in corso il periodo di preavviso al 30 giugno 2010 e che maturano i requisiti entro la data di cessazione del rapporto di lavoro; per i lavoratori che maturano i requisiti per il pensionamento di vecchiaia e di anzianità entro il 30 giugno 2010 e per lavoratori in mobilità.