Manovra, la storia di Seggiano (Grosseto): comune salvo per 8 abitanti

Pubblicato il 13 Agosto 2011 - 19:14 OLTRE 6 MESI FA

SEGGIANO (GROSSETO) – Il Comune di Seggiano (Grosseto) si salverà probabilmente per meno di una decina di abitanti in più dei mille “prescritti” dalla manovra per restare in vita. La sorte del comune grossetano sembrava già segnata, come quella di altri 18 piccoli comuni, dalle cifre che gli assegnavano, in base alle ultime rilevazioni dell’Anci, 975 abitanti. Ma il conteggio più aggiornato, spiega il sindaco Daniele Rossi, segna quota 1.008 abitanti: salvi, forse, per un pugno di uomini anche se è facile prevedere una vera e propria guerra delle cifre.

Ma se i conti daranno ragione al sindaco gran parte del merito potrebbe essere degli immigrati: ”Sono un centinaio – spiega Rossi – e quindi una media normale per i nostri paesi”. Ma in questo caso la loro presenza, in gran parte nordafricani e curdi impegnati in agricoltura, potrebbe rivelarsi decisiva. Anche se anche così fosse il sindaco di Seggiano non manda comunque giu’ i tagli della manovra e non esclude di essere tra i promotori di un ”partito dei piccoli comuni”. E ai calcoli del ‘taglio’ ai costi della politica oppone altre cifre: Seggiano ha 9 dipendenti, 12 consiglieri che percepiscono 30 euro a seduta (in media una ogni due mesi) mentre gli assessori non guadagnano più di 120-150 euro (poi dimezzati se hanno un altro lavoro).

”Una diminuzione del 3% dei parlamentari nazionali equivale al costo dei 5.646 consiglieri comunali nei comuni con meno di 5.000 abitanti”, dice citando i dati dell’Anpci, l’associazione dei piccoli comuni. ”E per pagare un anno di attivita’ del consiglio comunale di Seggiano, inclusi gli assessori – aggiunge – basterebbe che per una sola volta deputati e senatori pagassero un pasto ad un prezzo normale anziche’ le cfre ridicole delle bouvette”. ”Come si fa a pensare che i costi della politica si riducano risparmiando sui piccoli comuni? E’ assurdo – conclude – che si spacci per risparmio il taglio di costi che in realta’ non ci sono”.