Manovra, tempi stretti per il Senato. Gasparri: “La maggioranza ci impedisce di lavorare nelle feste”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Dicembre 2018 - 23:49| Aggiornato il 21 Dicembre 2018 OLTRE 6 MESI FA
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Manovra, tempi stretti per il Senato. Gasparri: “La maggioranza ci impedisce di lavorare nelle feste”

ROMA – Conosciuta ai più come manovra economica, la Legge di Bilancio, che deve stabilire come e dove lo Stato può prendere e spendere i soldi dei cittadini italiani, deve essere approvata entro la fine dell’anno se non si vuole incorrere nell’esercizio provvisorio, un provvedimento che il governo potrebbe essere costretto ad adottare visto che ormai  mancano pochi giorni alla fine dell’anno, pochissimi  se si tiene conto delle festività natalizie.

Del tempo che stringe fortemente si è bene avveduto il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che così protesta: “Si mette il bavaglio al Parlamento e si impedisce al Senato, come noi abbiamo chiesto, di lavorare anche il 24 e il 26 dicembre per discutere la legge di stabilità. La maggioranza vota contro perché Fraccaro e Di Maio devono andare in vacanza. Questi sono i grillini. Un’autentica vergogna”. 

Si potrebbe quindi andare con l’esercizio provvisorio,  l’ultima volta fu  durante il governo di Giovanni Goria nel 1987, e approvare la vera e propria legge legge di bilancio entro i primi quattro mesi del 2019.

Fino a quel momento il Governo potrà sì spendere, ma con gestione mensile e in dodicesimi, che significa che in ogni mese è utilizzabile un dodicesimo di quanto previsto nei capitoli di progetto di bilancio.

Il cordone della borsa non potrà quindi essere molto largo. E se non saranno in qualche modo disinnescate le clausole di salvaguardia, dal 2020  potrebbe esserci l’aumento delle aliquote IVA e delle accise sui carburanti.

Il Governo infatti, per avere l’ok da Bruxelles ha dovuto presentare un super emendamento dove le clausole di salvaguardia costituiscono una specie di garanzia per la tenuta dei conti. Della manovra su cui deve lavorare ora il Senato manca ancora il testo definitivo.

La legge di bilancio approvata dalla Camera prima dei negoziati, ancora in corso, tra Governo e Commissione Europea sembra essere molto cambiata dopo le trattative con l’UE.

“Una manovra sotto dettatura, catastrofica. Un attacco a imprese, famiglie e risparmiatori. Forza Italia deve assumere iniziative immediate e concrete a loro tutela. Tutte realtà penalizzate da questa manovra”, dice Maurizio Gasparri che così prosegue:

“In primo luogo i sovranisti sono diventati degli scribacchini dei poteri europei che, mai come questa volta, hanno imposto contenuti e punteggiatura. Si parla delle pensioni d’oro ma non si dice che le pensioni di 1500 euro lorde, quindi molto basse, saranno penalizzate con il blocco delle indicizzazioni. Sono stati tagliati miliardi e miliardi di investimenti, il che vuol dire disoccupazione e blocco dei cantieri. Sono state aumentate di fatto le tasse alle imprese cancellando una serie di agevolazioni che erano molto importanti. Aumenterà la disoccupazione e si ammette che le cifre che erano state date erano sballate. La crescita era stata prevista all’1,5% ora si parla dell’1%. Ma non si arriverà neanche a quello.”

Secondo l’analisi del senatore forzista: “Ci sono, nelle pieghe degli emendamenti, decine e decine di amare sorprese per i contribuenti. L’ecotassa non colpirà soltanto le auto di lusso ma una platea molto più vasta e quindi anche famiglie certamente non danarose. C’è un massacro complessivo. E poi? Ci sono le clausole di salvaguardia, ovvero si rinviano al futuro pagamenti ingenti. Almeno 23 miliardi nel 2020 e si arriva a 29 miliardi nel 2021. In pratica si truccano i conti promettendo pagamenti differiti. Una modalità antica e peggiorata da questo governo”.

E continua, Gasparri,  a esprimere i suoi dubbi sull’effettiva possibilità che il reddito di cittadinanza possa essere erogato: “Il sovranismo diventa sconfittismo. Conte ha mentito agli italiani. Il reddito di cittadinanza di Di Maio non ci sarà perché le cifre, che già non bastavano per la platea annunciata, sono state largamente diminuite. I grillini hanno ingannato il Paese. Bisognerà spiegarlo a tutti quelli che, soprattutto nel sud, hanno votato questi ciarlatani”.

Un altro allarme di Gasparri riguarda i pensionamenti: “Per quanto riguarda le pensioni, chi dovesse andare via prima riceverà assegni decurtati e le annunciate assunzioni nella pubblica amministrazione non ci saranno. Nemmeno nel comparto sicurezza. Un’autentica catastrofe che dobbiamo denunciare in Parlamento e nel Paese senza esitazione” .

Intanto al 20 dicembre  la 5° Commissione permanente di bilancio termina i lavori senza aver fatto neanche un voto. Il 21 dicembre alle 16  il  Governo presenterà il maxiemendamento alla manovra su cui porrà la questione di fiducia in Aula al Senato. 

Gli occhi del Governo restano, per il momento, ancora puntati a Bruxelles.