Un impiegato perderà 2500 euro: tutti i mancati aumenti degli statali

Pubblicato il 4 Luglio 2011 - 11:14 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un impiegato ministeriale? Perderà 2500 euro l’anno. Il ricercatore universitario 4000, un docente scolastico circa 3000. Lo Stato ha bisogno di risparmiare e va a tagliare nel settore della pubblica amministrazione, con il risultato che la manovra 2011 si andrà ad aggiungere a quella varata nel 2010 e che ha già sforbiciato pesantemente nelle buste paga degli statali.

I conti li ha fatti il Sole 24 Ore basandosi sulla bozza della manovra che circola da giorni sulla stampa e che per tutto il fine settimana è rimasta nei cassetti del ministero dell’Economia, forse per le ultime limature, in vista della firma del presidente Napolitano. La certezza è che i tagli saranno “strutturali”, ovvero non un sacrificio in tempi di crisi, ma un intervento pesante sulla lunga durata, con effetti anche oltre il 2016. In sostanza la manovra tiene in cassaforte i risparmi già ottenuti con l’intervento precedente, quello di un anno fa che per esempio bloccava i contratti e gli stipendi oltre i 90mila euro, e prevede nuove sforbiciate da 1,1 miliardi nel periodo 2013-2015 e 340 milioni l’anno a partire dal 2016.

Sacrifici, insomma, che non si esauriranno nel breve periodo. L’ultima limatura, ottenuta dopo un intervento del ministero della Funzione pubblica, prevede tagli più flessibili: le misure saranno stabilite da Dpr, ossia decreti della presidenza della Repubblica, su proposta del ministero di Renato Brunetta. Tra le opzioni in mano al governo il rinnovo del blocco del turn over, ossia uno stop a nuove assunzioni, già previsto dalla manovra 2010 e “allungato” fino al 2014; il blocco degli stipendi che non dovranno superare quelli percepiti dagli statali nel 2010; i trattamenti differenziati che premieranno l’efficienza con sessioni negoziali per fissare trattamenti migliori per alcune categorie; mobilità nel settore pubblico tra le diverse amministrazioni.

Ma, in concreto, chi ci rimette e quanto? Gli effetti possibili sono stati calcolati dal Sole 24 ore che ha stimato gli effetti delle due manovre (2010 e 2011) tra tagli e mancati aumenti.

Università: un ricercatore percepisce 43.790 euro di stipendio base lordo, complessivamente perderà 4.029 euro. Un professore associato che guadagna 62.750 euro perderà in totale 5.772 euro, mentre un ordinario con stipendio da 90.880 euro subirà un taglio da 8.494 euro. Scuola. I dirigenti con stipendio base da 60.762 euro non riceveranno aumenti per 5.589 euro. I docenti con stipendio da 31.889 euro non avranno 2.034 euro mentre il personale Ata, che guadagna 23.007, non avrà aumenti per 2.116 euro. Ministeri. Impiegati: stipendio lordo da 27.418 euro, mancati aumenti per 2.523 euro. I dirigenti di prima fascia con stipendio lordo di 182.491 euro non avrnano aumenti per 35.535 euro. Per i dirigenti di seconda fascia con stipendio base di 84.778 euro niente aumenti per 7.802 euro. Sanità. I diregenti non medici con stipendio da 62.043 euro subiranno un blocco agli aumenti da 5.708 euro. I medici con stipendio da 71.877 euro non avranno aumenti per 6.614 euro. Gli impiegati che guadagnano 29.979 euro avranno un taglio da 2.760 euro.