Manovra. Vertice Bossi-Berlusconi ad Arcore: si cerca la “quadra”. Protesta dei sindaci

Pubblicato il 29 Agosto 2011 - 11:19 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi (foto Lapresse)

ARCORE (MONZA) – Il vertice per cercare la quadra è a Villa San Martino ad Arcore, ci sono Silvio Berlusconi e il leader della Lega Umberto Bossi, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il segretario del Pdl Angelino Alfano.

Devono mettere nero su bianco le modifiche alla manovra e sul decreto di ferragosto che tanto ha creato malumore nel premier (e non solo), nonostante ci fosse la sua firma.

Venerdì scorso tra il Pdl e la Lega a trazione Maroni-Calderoli finalmente c’è stata l’intesa che ora dovrebbe tradursi in emendamenti. «L’intesa ci sarà di sicuro», da giorni continua a dire il portavoce Paolo Bonaiuti.

In pentola ci sono le resistenze di Tremonti sull’aumento di un punto d’Iva al 21%: la cancellazione totale del contributo di solidarietà che Berlusconi vuole sarebbe una partita persa per il capo dell’Economia. Il braccio di ferro è anche sulla patrimoniale e la Lega vuole fare cassa contro gli evasori fiscali stimando che possa fruttare dai 5 ai 7 miliardi.

Nella residenza del premier ci sono anche i ministri Roberto Calderoli e Roberto Maroni e i capigruppo del Popolo della Libertà alla Camera e al Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri. Ad Arcore dunque si cerca la quadra sul valzer di proposte per racimolare i 4 o 5 miliardi che servono per le modifiche.

I paletti, ha detto Bonaiuti, sono due: “tempi rapidi e saldi invariati”.

LA PROTESTA DEI SINDACI –  Sono circa mille i sindaci arrivati con la fascia tricolore al grattacielo Pirelli di Milano, per la manifestazione di protesta contro i tagli per gli enti locali inseriti dal governo in manovra. ”Siamo qui – ha detto il presidente di Anci Lombardia, Attilio Fontana, sindaco leghista di Varese – per far sentire la nostra voce e far capire che la manovra ammazza gli enti locali e i cittadini”.

Alla manifestazione sono presenti sindaci di centrosinistra, come il vicepresidente dell’Anci nazionale Graziano Delrio (Reggio Emilia), Virginio Merola (Bologna), Giuliano Pisapia (Milano). Ma anche di centrodestra, come il presidente vicario dell’Anci Osvaldo Napoli, che ha detto di essere ”ottimista” sui cambi che potranno essere apportati alla manovra con l’incontro di oggi tra Berlusconi e Bossi. ”Non siamo qui per protestare – ha sottolineato Delrio – ma per fare proposte per far crescere il paese e ridurre il debito”.

Secondo il sindaco di Reggio, infatti, i Comuni hanno gia’ tagliato le spese mentre quelle dell’amministrazione centrale sono aumentate. ”Bisogna invertire la rotta. La giornata di oggi – ha concluso – e’ importante non per i sindaci ma per il Paese”.