Mara Carfagna è ormai isolata nel governo? Su Chi un indizio

Pubblicato il 30 Marzo 2011 - 10:04 OLTRE 6 MESI FA

Mara Carfagna in una foto del sito Dagospia

ROMA – Per sapere cosa si muove nelle trincee sotterranee dei palazzi romani lo strumento più indicato è ormai il settimanale “Chi”, da sempre organo della famiglia Berlusconi, da poco veicolo di alcuni sgambetti governativi. All’attento osservatore Dagospia non è sfuggita una notiziola relegate tra le chicche di gossip, piccina piccina e senza foto. Il testo comparso sul settimanale in edicola recita: “Nozze nuovamente rinviate per il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna e il costruttore Marco Mezzaroma. Problemi di bomboniere?”.

Il gossip è stato smentito dalla diretta interessata: le nozze ci saranno, a fine giugno con l’imprenditore Marco Mezzaroma. E allora perché un settimanale filogovernativo pubblica una malignità su un ministro in carica? E’ solo l’ultima prova del clima avvelenato che da tempo circonda Mara Carfagna. Prima la liason con Italo Bocchino, poco digerita all’inizio e pubblicamente criticata dopo la rottura del parlamentare passato con Fini. Non a caso in quei giorni Alessandra Mussolini, fedele a Berlusconi, scatta foto col cellulare a Montecitorio, ritraendo i due che parlano sorridenti. L’accusa: intelligenza col nemico, per non dire qualcosa in più.

Lo scontro tra le due finirà a insulti e tra un “vajassa” e l’altro la rottura si fa politica ed eclatante. A dicembre Mara Carfagna annuncia dimissioni “dal governo e dal partito”. Nell’immediato in molti pensano a un passaggio a Fli, lì dove troverebbe Italo Bocchino. Lo strappo di Mara dura poco. Infuriata per l’eccessivo potere di Nicola Cosentino, onnipotente coordinatore del Pdl in Campania, proprio lo stesso terreno della ministra. Forse anche qualcosa in più: sarà la vicinanza a Bocchino ma la Carfagna non è più tra le voci più ascoltate del premier. Che infatti cuce a stento la rottura natalizia. Lei ritira tutto e rientra nel governo. Pace fatta? Mica tanto, ora sarebbe mal sopportata da molti nel Pdl.

Il resto è cronaca recente. L’intervista della moglie di Bocchino a Vanity Fair, in cui la signora ammette candidamente di sapere da tempo dell'”amicizia” del marito e la ex showgirl. Poi lui chiede scusa pubblicamente e a Mara non resta che affidarsi a un videomessaggio in cui dice che eventuali spiegazioni le deve solo al suo promesso sposo. La Mussolini intanto continua la sua battaglia alla Zanzara, programma di Radio 24: “Volete farmi credere che non sapesse che lui aveva una famiglia? Un ministro delle Pari Opportunità che sapendolo si mette in una situazione non semplice e dovrebbe chiedere scusa”.

Fino al trafiletto di Chi: ma è solo fango o il settimanale di Alfonso Signorini dice il vero? Sarà solo un caso ma in una serie di foto pubblicate da Dagospia la ministra compare a un convegno, solo qualche giorno fa. All’anulare sinistro non brilla alcun anello di fidanzamento.