Marche e Abruzzo contro i tagli di Trenitalia: bloccata la stazione di Ancona

Pubblicato il 29 Dicembre 2009 - 18:19 OLTRE 6 MESI FA

Sono stati solo 5 minuti di protesta ma di quelle pesanti. Giusto il tempo di ritardare la partenza di un treno regionale diretto a San Benedetto del Tronto dalla stazione di Ancona. Col presidente delle Marche Gian Mario Spacca in testa, assessori, parlamentari marchigiani, sindaci, rappresentanti della Province, dei sindacati e delle associazioni dei consumatori, tutti insieme appassionatamente si sono schierati contro le soppressioni delle fermate lungo la dorsale adriatica.

Un problema in più per l’amministratore delegato di Trenitalia Moretti, chiamato ancora una volta a redimere una grave controversia dopo il piano di ammodernamento – e tagli – alla rete ferroviaria italiana.

«Non possiamo accettare che le Marche vengano emarginate dal grande traffico ferroviario – ha detto Spacca -. Chiediamo l’apertura di un tavolo al ministero con l’amministratore delegato di Trenitalia Moretti e le altre Regioni interessate per avere un piano a lungo termine per l’interconnessione dell’Italia centrale con i collegamenti nazionali e internazionali su ferro.»

Il fronte anti-Trenitalia coinvolge anche altre regioni, come l’Abruzzo, escluse dagli investimenti dell’alta velocità, «unica cosa che sembra interessare al momento Trenitalia», secondo il leit-motif  variamente ripreso da tutti gli assessori ai trasporti.

L’obiettivo della clamorosa protesta è chiaro: il ripristino dei vecchi orari antecedenti il 13 dicembre, l’apertura immediata di un tavolo di trattative e la garanzia che soluzioni alternative siano programmate per le zone escluse dal traffico ferroviario.