Arresto di Milanese, chi vota sì e chi no

Pubblicato il 13 Settembre 2011 - 17:57 OLTRE 6 MESI FA

Marco Milanese (Foto Lapresse)

ROMA – Pallottoliere alla mano, alla vigilia del voto Marco Milanese ha serie possibilità di farcela. Potrebbe farcela a salvarsi dall’arresto che la procura napoletana ha chiesto nei suoi confronti e la Giunta di Montecitorio si appresta a discutere dalle 9,15 di mercoledì. La cosa potrebbe riuscire grazie al no della Lega (annunciato all’ultimo) e al suo apparente disinteresse per la questione  e grazie al “distinguo” dell’Udc.

Il Pdl ha già fatto sapere che in Giunta voterà no all’arresto, l’ha detto per bocca del capogruppo Maurizio Paniz: “Non ci sono elementi oggettivi che suffraghino l’accusa”. La Lega ha detto no nel tardo pomeriggio, dopo che si erano pronunciati tutti gli altri. I sì sicuri e annunciati? Quelli di Fli e dell’Idv, scontato quello del Pd. Un sì con distinguo dell’Udc potrebbe salvare il deputato ed ex braccio destro di Tremonti. Il partito di Casini voterà sì in Giunta ma lascerà libertà di voto in Aula. Come dire che con il primo voto vuole dare un segnale di durezza, salvo poi, all’atto pratico, lasciare una speranza all’indagato.

Riepilogando, i membri della Giunta sono 21. Sette sono quelli del Pdl, uno è Responsabile. Lega e Udc ne hanno due a testa. Poi ci sono i 5 del Pd, due di Fli, uno dell’Idv e uno del Gruppo Misto. Con il presidente Castagnetti si arriva a 21. I no di Pdl e Lega con i Responsabili fanno quindi 10. I sì annunciati sono sempre 10. Resta l’incognita del Gruppo Misto, rappresentato dal Repubblicano Mario Pepe. Siamo a un testa a testa, quindi. Ma manca sempre il voto dell’Aula. E la Camera, magari con lo schermo del voto segreto, potrebbe allontanare le manette salvando definitivamente Milanese.