Sindacati-imprenditori, Monti detta il calendario: “Risultati entro un mese”

Pubblicato il 11 Settembre 2012 - 17:37 OLTRE 6 MESI FA
(Foto Lapresse)

ROMA – Entro un mese bisogna arrivare a risultati concreti tra sindacati e imprenditori. Perché è quello che chiede l’Europa all’Italia. Lo dice Mario Monti durante il vertice a Palazzo Chigi con i rappresentanti dei sindacati: “C’è urgenza di uno sforzo per risultati concreti nel tavolo tra sindacati e imprenditori: abbiamo poche settimane disponibili prima dell’Eurogruppo e del Vertice Ue di ottobre e al massimo in un mese servono segnali concreti.

Per rompere il ghiaccio Monti ha usato toni morbidi, concilianti: ”Ci vediamo in un momento carico di tensioni e di preoccupazioni”. La riunione, infatti, era decisa da tempo, ma arriva dopo un giorno ad altissima tensione, con gli operai Alcoa che a Roma hanno manifestato per cercare di mantenere il posto di lavoro. E il governo chiuso per ore in trattativa proprio con i vertici dell’azienda.  ”Vorremmo ragionare con voi e con il vostro contributo di produttività come uno degli elementi essenziali della crescita e dell’occupazione. La produttività del lavoro è la base per la crescita e l’occupazione”, ha detto Monti secondo alcuni presenti.

Monti, in mattinata, è stato più fermo parlando alla Fiera di Milano. “Esigiamo nel nome dell’interesse generale – aveva sottolineato – che le imprese e i sindacati riescano a fare qualcosa di più. Serve uno sforzo congiunto delle parti sociali che prevalga sui particolarismi. Io penso – ha spiegato il Professore – che in parte le nostre decisioni abbiano contribuito ad aggravare la situazione congiunturale. E’ ovvio, solo uno stolto può pensare di incidere su un male strutturale, nato da decenni, senza determinare un aggravamento nel breve periodo che deriva da una riduzione della domanda interna”. Monti è “convinto” che le parti sociali “se ne rendano conto, solo così si può avere qualche speranza di aver lavorato per un risanamento durevole”.

Alle parole di Monti risponde il segretario Cgil, Susanna Camusso, presente al vertice: “La crescita non può dipendere da quello che le parti sociali possono fare in termini di produttività aziendale. Servono interventi sulla produttività di sistema, politiche industriali ed energetiche da parte del Governo”. Più conciliante Raffaele Bonanni, Cisl: ”Siamo disposti a lavorare insieme sugli elementi che ostacolano la maggiore produttività per alzare i salari”, oggi ”troppo bassi”.