Marò, Di Paola: “Scusatemi se non sono riuscito a trattenervi in Italia”

Pubblicato il 28 Marzo 2013 - 13:20| Aggiornato il 21 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – “Mi scuso con Massimiliano e Salvatore se non sono stato capace di fare in modo che oggi fossero con noi in questa piazza”: dopo le critiche al ministri dimissionario Giulio Terzi, il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, ammette che sarebbe stato meglio se Girone e Latorre non fossero dovuti tornare in India. ”La decisione del rientro in India dei due Marò è stata una scelta sofferta e dolorosa ma in quel momento necessaria. Una scelta collegiale del governo”, ha detto l’ex capo di Stato maggiore della Difesa, di fatto smentendo quanto detto da Terzi al Parlamento.

Di Paola ha smentito che i due fucilieri di Marina siano stati costretti dal Governo a tornare a Delhi. ”Salvatore e Massimiliano hanno responsabilmente fatto propria questa decisione. Non è vero che hanno impiegato cinque ore per dire sì. Non è vero che è stato un ordine, non è stata obbedienza a un ordine ma al loro senso di responsabilità e del dovere, alla loro parola data. Anche loro con dolore hanno rispettato la divisa, spingendo indietro le loro emozioni e quelle delle loro famiglie”.

IL CAPO DI STATO MAGGIORE: “NON LI LASCEREMO SOLI”– Sul caso dei due marò, accusati da Delhi di aver ucciso due pirati mentre erano in servizio antipirateria su un mercantile italiano, è intervenuto anche il capo di Stato Maggiore della Difesa, Luigi Binelli Mantelli: ” ”Non lasceremo soli i nostri ragazzi fino a che la loro vicenda non sarà conclusa in India e in Italia. Non cesseremo di chiedere con tutta l’energia che siano restituiti ai loro cari ed ai loro Il capo di Stato Maggiore ha rivolto un ringraziamento al ministro della Difesa Di Paola ”per non avere abbandonato la nave in questo momento di tempesta” e ”ai nostri maro’ per avere affrontato questa prova di ulteriore sofferenza”.