Maroni: “Bene no incontro Bossi-Berlusconi, noi correremo da soli”

Pubblicato il 2 Dicembre 2011 - 21:36 OLTRE 6 MESI FA

COMO, 2 DIC – ”Io sono stato contrario a questo incontro, non si capiva perche’ bisognasse farlo. Bene che non si sia fatto”.

Cosi’ l’ex ministro Roberto Maroni ha replicato ai giornalisti che a Como gli chiedevano del giallo del mancato incontro fra il leader della Lega Umberto Bossi e quello del Pdl Silvio Berlusconi.

”Oggi come oggi – ha aggiunto l’ex ministro – la Lega andra’ da sola dove si vota, andra’ da sola ovunque, perche’ e’ finita l’alleanza con il Pdl”. Maroni ha ribadito comunque che sono ”fatti salvi” gli accordi gia’ esistenti con il Pdl nelle amministrazioni locali.

”Ho sentito solo di tagli nelle prestazioni sociali e di aumenti di tasse, ma nulla sulla sviluppo: staremo a vedere lunedi’, mi pare pero’ che il cielo sia pieno di nubi” ha poi risposto Maroni giudicando le prime notizia sulle misure contenute nella manovra che si appresta a varare il governo Monti.

”Addirittura – ha detto a margine di un incontro con i militanti della Lega a Como – si parla di eliminare l’aumento del costo della vita nelle pensioni. Mi chiedo: rimarra’ l’aumento del costo della vita che c’e’ per gli affitti per cui il pensionato si vedra’ rivalutare l’affitto che deve pagare ma non la pensione che percepisce? E la misura piu’ iniqua che abbia mai visto in giro”.

Maroni ha infine criticato il ricorso ad aumenti di tasse come ”l’Ici sulla prima casa e la super Ici sulla seconda e la terza, che penalizzeranno tutti coloro che hanno una casa e l’hanno accatastata regolarmente, favorendo ancora una volta gli evasori”.

L’ex ministro dell’Interno, poi, non ritiene corretto affermare che la criminalita’ organizzata al nord ”sostenga tutti i partiti”, perche’ a suo giudizio ”le singole responsabilita’ vanno accertate ma sparare nel mucchio e’ un metodo mafioso”. Maroni e’ stato interpellato su quanto e’ emerso dall’inchiesta della procura di Milano sulle infiltrazioni dell’ndrangheta a nord.

”Io – ha detto – non ho mai avuto il dispiacere di incontrare uno di questi, la Lega e’ assolutamente fuori”. ”Poi ci sono singole responsabilita’ di singoli personaggi e quelli vanno colpiti – ha aggiunto l’ex ministro – pero’ dire che l’ndrangheta sostenga tutti i partiti e’ come dire che tutti i giornalisti sono come Lavitola. O che tutti gli imprenditori siano come Tanzi o tutti i magistrati siano come quello arrestato a Reggio Calabria: non e’ cosi’ per fortuna”.