Maroni: “Fatwa incomprensibile, la base vuole il congresso”

Pubblicato il 15 Gennaio 2012 - 21:23 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 15 GEN – ''Sono stato colpito da una fatwa incomprensibile. Che cosa c'e' di peggio di non poter incontrare i propri militanti, il popolo?''. Cosi' Roberto Maroni, ospite di 'Che tempo che fa', definisce la censura subita dal partito di non partecipare alle manifestazioni, poi ritirata da Bossi.

''Condivido la richiesta di fare il congresso arrivato con forza dalla base e dai militanti che mi esprimevano affetto. Il congresso e' una via importante e giusta perche' e' la via della democrazia interna''.

"Non so da dove sia arrivato, forse c'e' qualcuno a cui non sono simpatico, nei piani alti della Lega": così Maroni racconta il veto ai comizi che era stati deciso nei suoi confronti. Maroni ha spiegato che però "c'e' stata una risposta d'affetto e oltre 200 inviti a partecipare a comizi, che onorerò tutti. La reazione ha dimostrato quanto affetto c'e' per me. E questa reazione spontanea ha spinto Umberto Bossi a ritirare il provvedimento. Da domani riprendero' a incontrare i militanti".

''Se il Pdl e' in maggioranza e noi in minoranza, a mio avviso l'alleanza per le amministrative e'
innaturale. Credo che la Lega debba andare sola alle amministrative ma e' un'opinione personale''.

"Non c'e' alcuno scontro con Bossi da parte mia. Ieri e' stata scritta una pagina importante perche' si e' levata la voce della base, che si e' fatta sentire in maniera molto forte". Poi: "Bossi mi ha chiamato e mi ha detto che non sapeva di questa cosa. Io non so ricostruire il retroscena, non mi interessa, so che c'e' stata una decisione e poi e' stata revocata sull'onda dell'affetto dei militanti verso di me''.