Maroni sarcastico: “Non ho casa a Montecarlo, non ho vinto all’Enalotto…”

Pubblicato il 9 Agosto 2010 - 13:07 OLTRE 6 MESI FA

Roberto Maroni

“Non ho casa a Montecarlo, non vado a Billionare, non ho vinto all’Enalotto”. Anche la Lega interviene sul caso Fini-Tulliani-la casa di An a Montecarlo e lo fa con il ministro dell’Interno Roberto Maroni che, di fatto, prende in giro lo scandalo che sta colpendo il presidente della Camera, Gianfranco Fini. In un’intervista al settimanale “A”, Maroni racconta: ‘Nemmeno un salto al Billionaire in Costa Smeralda, ‘non ho vinto l’Enalotto. Non posso permettermelo”.

Maroni si dice amareggiato dagli scandali che hanno coinvolto politici: ”Mi fa rabbia che si finisca tutti nello stesso calderone. Il cittadino poco attento pensa che, come è successo a Scajola, tutti i ministri abbiano appartamenti comprati a loro insaputa e con vista sul Colosseo. Invece, non è cosi”. Poi puntualizza:”nella Lega siamo attenti al principio per cui se fai politica non puoi farti gli affari tuoi. Non tutti i partiti lo fanno”. E, sempre in riferimento alla vicenda Fini, aggiunge: ”Se mia moglie vincesse due miliardi all’Enalotto e non me lo dicesse, ci rimarrei male. Comunque, per quanto riguarda Elisabetta Tulliani, sarà facile verificare chi ha vinto alla lotteria e che cosa E se ci fosse stato un intermediario. gli consiglierei di comparire. Serve la massima trasparenza”.

Il titolare del Viminale affronta anche l’attualità politica e liquida così Rutelli: ”Dice che sarà la Lega a far cadere il governo? Quelle dichiarazioni sono solo un modo di ringraziare Fini per avergli ridato visibilità”. E sulla fine che faranno i centristi incalza: ”la stessa di Turigliatto. Sembrava il nuovo De Gasperi, ogni giorno il suo pensiero veniva esposto sulle pagine dei quotidiani. Poi è arrivata la sanzione democratica. Ossia il voto. Oggi di Turigliatto nessuno si ricorda più”.

E sui sondaggi che danno Fini, Casini, Rutelli e gli altri tra il dieci e il venti per cento, dice:”anche fosse di più, difficile che arrivino all’80. Poi, tra tutti i sondaggi, io mi fido soprattutto del naso di Bossi. Non sono contento di andare alle elezioni, ma se i finiani dovessero ancora votare come l’Udc allora significherebbe che sono passati dall’altra parte. Non ci sarebbe altra scelta. Da quando c’è Berlusconi, per fortuna, il premier lo scelgono gli italiani, non i giochi di potere”. L’ultimo pensiero di Maroni è per Roberto Saviano, che ha accusato il Carroccio di non aver denunciato le infiltrazioni mafiose al Nord: ”lo lo aspetto al Viminale per dargli delle informazioni corrette”.