Maroni sugli scontri a Roma: “Non condivido rilascio dei fermati”. Alfano manda ispettori, Anm: “Indebita interferenza”

Pubblicato il 17 Dicembre 2010 - 11:57 OLTRE 6 MESI FA

Roberto Maroni

Il ministro dell’Interno Roberto Maroni riferisce al Senato sugli scontri a Roma del 14 dicembre e non si dice d’accordo con la scarcerazione dei 22 fermati rimessi in libertà. Allo stesso modo il ministro rimanda al mittente le accuse, avanzate soprattutto dal Pd, della presenza di infiltrati durante le manifestazioni. Intanto proprio su quelle scarcerazioni il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha inviato gli ispettori.

Maroni. “Rispetto ma non condivido la decisione dei magistrati”. Lo afferma in aula al Senato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, sugli scontri avvenuti martedì a Roma. Per Maroni le forze dell’ordine hanno dimostrato grande professionalità. “Sono state evitate conseguenze più gravi ed è stata garantita la libertà di espressione di chi voleva manifestare pacificamente”.

Il ministro ha ribadito il “diritto di manifestare”, ma invitato a “isolare i violenti”. In quanto all’ipotesi infiltrati, Maroni ha sostenuto: “Sono destituite di ogni fondamento le illazioni diffuse sulla presenza tra i manifestanti di provocatori inviati o infiltrati dalle forze di polizia. Sono infondate e offensive nei confronti di tutti gli operatori delle forze dell’ordine”.

Maroni poi sottolinea che la “verità dei fatti si è affermata nella stessa giornata di ieri”, quando “la persona travisata e con in mano un manganello e le manette, indicata come ‘un agente infiltrato’ è stata identificata” e si tratta di “un ragazzo minorenne ora in stato di fermo e indiziato di rapina aggravata per aver sottratto a un finanziere lo sfollagente e le manette”.

Maroni esprime poi ”preoccupazioni” in vista delle manifestazioni in programma la prossima settimana quando è previsto al Senato il voto finale sulla riforma: ”Bisogna quindi adeguare tempestivamente l’ordine pubblico – dice – per prevenire altre occasioni di guerriglia urbana”.

Alfano. Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha disposto accertamenti da parte degli ispettori ministeriali sulle scarcerazioni dei manifestanti fermati dopo gli incidenti di Roma.

”A seguito della scarcerazione dei responsabili, appena poche ore prima, di gravi atti di guerriglia urbana e di violenta contestazione delle istituzioni – riferisce una nota del ministero della Giustizia – il ministro Alfano ha incaricato l’Ispettorato Generale di effettuare l’accertamento urgente sulla conformità formale e sostanziale alle norme, del provvedimento disposto dall’Autorità Giudiziaria”.

Anm contro Alfano. L’Associazione nazionale magistrati Anm esprime ”preoccupazione” per l’iniziativa del Ministro della Giustizia Alfano di inviare gli ispettori per compiere accertamenti sulle scarcerazioni di alcuni manifestanti accusati di aver partecipato agli scontri del 14 dicembre.

”Siamo di fronte a un’indebita interferenza nello svolgimento dell’attività giudiziaria che rischia di pregiudicare il regolare accertamento dei fatti e delle responsabilità dei singoli”.

”La nostra condanna degli episodi di violenza cui abbiamo assistito – affermano in una nota il presidente e il segretario dell’Anm, Luca Palamara e Giuseppe Cascini – è ferma e netta e l’Anm esprime solidarietà agli appartenenti alle forze dell’ordine che sono rimasti feriti nello svolgimento delle loro funzioni”.

”Ma – aggiungono – abbiamo il dovere di ricordare che alla magistratura è affidato il delicatissimo compito di accertare responsabilita’ individuali, di verificare la fondatezza delle accuse e di valutare la sussistenza dei presupposti per l’applicazione di misure cautelari, a partire dai fondamentali principi della presunzione di non colpevolezza e di assoluta eccezionalità della custodia in corso di processo”.

”Sono principi – concludo i vertici dell’Anm – che sovente molti politici ci ricordano in occasione di inchieste che toccano la pubblica amministrazione e che troppo facilmente vengono dimenticati in altre occasioni”.