Il trans Natali va in tribunale a Roma. Protagonista del video che ha incastrato l’ex governatore del Lazio, Piero Marrazzo, il transgender è stato ascoltato dal giudice per le indagini preliminari, Renato Laviola, per l’incidente probatorio che servirà a fissare le testimonianze delle persone coinvolte nella vicenda.
Natali, all’anagrafe Josè Alexander Vidal Silva, 37 anni, brasiliana, è finita sotto inchiesta per cessione di droga. Sulla questione la procura aprirà un procedimento connesso a quello relativo appunto all’ex governatore. Rispondendo alle domande del giudice Natalì ha ammesso di aver dato droga a Marrazzo. Alla luce di questa dichiarazione il gip ha fermato l’atto istruttorio, informando la trans che queste sue ammissioni costituivano una notizia di reato e che pertanto poteva avvalersi della facoltà di non rispondere essendo quindi indagata. Dopo essersi consultata con il suo legale, l’avvocato Antonio Buttazzo, Natali ha deciso di continuare a rispondere: “L’indagine su Natali era un rischio che avevamo calcolato – ha detto il penalista – Spetterà alla Procura accertare, se, come e quando è avvenuta questa cessione di droga”.
Insieme a Natali, sono 12 le persone che saranno sentite dai magistrati, come richiesto dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Rodolfo Sabelli. Il gip ha fissato altre tre udienza previste per i giorni di mercoledì, giovedì e venerdì prossimi. Secondo l’accusa, tale atto istruttorio è necessario “in quanto vi è fondato motivo di ritenere che tali testimoni non siano reperibili per la fase del dibattimento” e che “siano esposte ad atti di violenza o di minaccia”, come si legge nell’atto con cui il gip dispone l’incidente probatorio.
Il filmato sarebbe stato al centro di un ricatto ordito da alcuni carabinieri ‘infedeli’: Luciano Simeone, Antonio Tamburrino, Carlo Tagliente e Nicola Testini, questi ultimi due presenti in aula.
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