L’abbigliamento delle “serate eleganti” da Berlusconi: mutande con piume…

Pubblicato il 25 Maggio 2012 - 14:21 OLTRE 6 MESI FA

Marysthell Polanco (Foto Lapresse)

MILANO – C’erano le “serate burlesque”, e allora l’abbigliamento prevedeva “reggiseno e mutande con piume”. E c’erano le serate meno impegnative, una sorta di festicciole scanzonate, dove si cantava e si ballava in maschera. Maschera da Obama, per esempio, o da pubblico ministero. Marysthell Polanco, una delle ragazze che hanno partecipato alle “serate eleganti” ad Arcore, fornisce in tribunale a Milano dettagli inediti sulla vita nella villa e sul padrone di casa: come tutte le feste che si rispettino, anche quelle da Berlusconi avevano il loro “dress code”.

Le “gare di burlesque” erano state in effetti introdotte dallo stesso Berlusconi solo qualche settimana fa. E le giovani partecipanti, impegnate in questi balletti sexy ma pur sempre decorosi, cosa indossavano? Ecco allora che ce lo spiega Marysthell: “Reggiseno e mutande molto lavorati e con piume, cappello e boa avvolto al collo”. Ma, sia ben chiaro, quelle mutande e quel reggiseno, persino quel cappello e il boa ben avvolto al collo, rimanevano al loro posto. Nessuna mai, nell’arco della serata danzante, che si sia tolta gli “abiti di scena”. Mai uno spogliarello o uno strusciamento, insiste Polanco. Delle giovani partecipanti venivano apprezzati le doti canore, tutto al più. Spettacolini caserecci in cui si canta e si balla. E magari, per far ridere il padrone di casa, ci si veste come piace a lui. Ovvero da “dottoressa Boccassini”, da “Whitney Houston” e da “Obama”. Magari a fine giornata l’allora presidente del Consiglio era stanco e affaticato, o magari Obama, quello vero, lo aveva incontrato o sentito per telefono. Ecco quindi che Marysthell e le altre ragazze si esibivano in queste gag evidentemente riuscite, vista la frequenza delle serate che le carte dell’inchiesta lasciano supporre. Insomma, niente che faccia pensare a prostituzione e concussione, ovvero le accuse mosse dalla procura milanese a Berlusconi. Nel “dress code” delle Olgettine solo burlesque e maschere da Obama, mutande lavorate e boa di struzzo.