Masi deve accontentare Berlusconi: “Santoro non rifarà Annozero”

Pubblicato il 9 Giugno 2010 - 09:13 OLTRE 6 MESI FA

Il Direttore Generale Mauro Masi

Mauro Masi deve accontentare Berlusconi e assicura:  “Santoro non rifarà più Annozero”. Per questo il dg della Rai è deciso a far valere il pre-accordo per l’uscita dell’anchorman dalla Rai, ritoccando l’offerta economica per chiudere definitivamente una vicenda invasa da polemiche televisive e politiche. Il bonus salirebbe, infatti, da 10 a 12 milioni. Anche sulla Dandini, Masi non molla, la sua missione sarà quella di ridimensionare “Parla con me”.

Mercoledì 9 giugno intanto la stretta finale in commissione Vigilanza Rai, dove il direttore generale è stato convocato d’urgenza dal presidente Sergio Zavoli. Sul tavolo il nuovo contratto di servizio. A questo appuntamento Masi deve arrivare dando almeno un contentino al Cavaliere, che proprio martedì aveva minacciato di non firmare il contratto di servizio 1. Dopo aver messo alla porta Santoro, il progetto del dg è ridurre a una sola puntata settimanale “Parla con me”.

In barba quindi a quanto detto dal presidente della Rai Garimberti che aveva assicurato il ritorno da settembre, il giovedì sera, di “Annozero”  su RaiDue . “Quello che c’è scritto sui giornali è acqua fresca. Michele deve dire a me che l’accordo raggiunto per la sua uscita salta”, avverte il direttore generale. Ecco allora l’ipotesi di un aumento, che Masi avrebbe proposto all’agente di Santoro, Lucio Presta, affinché il conduttore “sparisca” dalla tv di Stato: da 10 a 12 milioni di euro.  Sui soldi però Santoro era stato chiaro:  “L’offerta era al di sotto dei valori di mercato. Ma l’aspetto economico non mi interessa. La questione è politica”.

Un vicolo cieco. Mauro Masi sembra aver perso anche il consenso dei consiglieri del Pdl che non vogliono affrontare le eventuali  battaglie legali. E la conferma si è avuta martedì 8 giugno nella riunione del consiglio di amministrazione, durante la quale la maggioranza ha fatto proprie molte osservazioni della minoranza sui palinsestipresentati dall’azienda.