ROMA – Lavoro, lotta all’evasione fiscale e al terrorismo, cercando di coinvolgere gli immigrati “buoni” contro chi predica odio. Sono questi i punti principali del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Soprattutto il lavoro è stato un punto su cui Mattarella ha particolarmente insistito: è necessario abbassare ancora il tasso di disoccupazione per garantire il futuro dei giovani e lo sviluppo del Paese. Ma parole forti sono state spese anche contro gli evasori. E per quanto riguarda il terrorismo ci vuole fermezza (i sospetti terroristi vanno espulsi) ma anche coinvolgimento di tutti quegli immigrati che contribuiscono alla crescita economica e sociale dell’Italia.
Ecco i punti salienti del discorso:
Vorrei dedicare questi minuti alle principali difficoltà e speranze della vita di ogni giorno.
Lavoro.
Il lavoro innanzitutto: l’occupazione è tornata a crescere, ma questo dato positivo, che pure dà fiducia, non pone termine alle difficoltà quotidiane di tante persone, di tante famiglie. Il lavoro manca a troppi giovani, che hanno studiato e possiedono talento e creatività, ma non possono programmare il futuro con la necessaria serenità. Accanto a loro i quarantenni e cinquantenni che hanno perso il lavoro e vivono senza sicurezza.
Penso alla disoccupazione e al lavoro che manca nel Mezzogiorno: senza la crescita del Sud tutto il Paese resterà indietro. Anche nel nostro Paese i giovani che arrivano da certi ambienti sociali e certe regioni hanno più difficoltà.
Impresa privata e settore pubblico (scuola, università e ricerca) devono operare d’intesa.
La situazione economica dell’Italia va migliorando, le prospettive rimangono favorevoli anche per il 2016.
Le famiglie in affanno non vanno lasciate sole, perché le difficoltà vengano superate.
Evasione fiscale.
Evasione fiscale: secondo uno studio recentissimo nel 2015 l’evasione ammonta a 122 miliardi di euro. Vuol dire 7,5 punti del Pil. Anche solo dimezzandola si potrebbero creare oltre 300mila posti di lavoro. Gli evasori danneggiano la comunità nazionale e i cittadini onesti. Le tasse sarebbero più basse se tutti le pagassero.
Inquinamento.
In questi giorni si parla dell’inquinamento: il problema dell’ambiente che prima sembrava teorico, si rivela concreto e centrale.
E’ una sfida che riguarda la salute, ci vuole maggiore collaborazione tra tutti. E’ importante vedere la mobilitazione spontanea di tanti volontari, che difendono il proprio ambiente di vita: parchi, siti archeologici. Questo patrimonio è una ricchezza, anche economica.
Si può rinunciare alle auto private, ma il trasporto pubblico deve essere efficiente e non sempre è così.
Terrorismo.
Il terrorismo fondamentalista cerca di portare la violenza in Europa, per creare condizioni di pace e stabilità. La prosperità, il progresso, la sicurezza di ciascuno di noi è legata a quello degli altri. Non esistono barriere o frontiere in questo senso.
Ai tanti volontari va grande riconoscenza.
Il terrorismo ci vuole impaurire e impressionare, non glielo permetteremo.
Ci siamo stretti attorno alla famiglia di Valeria Solesin (la ragazza morta al Bataclan a Parigi, ndr).
Dobbiamo cooperare con gli altri Paesi per sconfiggere il terrorismo di matrice islamista. Gli immigrati pericolosi vanno espulsi.
In questo periodo molte persone si spostano spinte dalla guerra o dalla fame. Il fenomeno migratorio deriva da cause mondiali: occorrono regole comuni per distinguere chi ha diritto all’asilo e gli altri migranti, garantendo un’accoglienza comunque dignitosa.
Il 70% dei bambini immigrati in Italia ha come migliore amico un bambino italiano: lo dice l’Istat. Serve accoglienza, ma acnhe rigore: chi è qui deve rispettare le leggi e la cultura del nostro Paese. Deve imparare la nostra lingue, che è simbolo di integrazione.
Le comunità straniere devono collaborare con le autorità italiane contro i seminatori di odio, che indeboliscono la loro libertà e i loro diritti.
Lotta alla criminalità e Giubileo.
Contro le mafie c’è una lotta senza esitazione. Grazie ai magistrati e alle forze dell’ordine.
Nel 2016 tutti dobbiamo avere cura della Repubblica: far valere i principi nella vita quotidiana. Si svolgerà il percorso del Giubileo della Misericordia, voluto da Papa Francesco. E’ un messaggio forte che invita alla convivenza pacifica e alla difesa della dignità di ogni persona.