Mattarella allo Spallanzani per la seconda dose di Moderna. “Avanti con vaccini e ricerca”

di Daniela Lauria
Pubblicato il 6 Aprile 2021 - 16:15 OLTRE 6 MESI FA
Mattarella allo Spallanzani per la seconda dose di Moderna. "Avanti con vaccini e ricerca"

Mattarella allo Spallanzani per la seconda dose di Moderna. “Avanti con vaccini e ricerca” (Foto Ansa)

Sergio Mattarella allo Spallanzani per il richiamo del vaccino anti Covid. Il Presidente della Repubblica si è recato questa mattina 6 aprile all’Istituto nazionale di malattie infettive dove gli è stata somministrata la seconda dose. Lo scorso 9 marzo al capo dello Stato era stata inoculata la prima dose di Moderna, che prevede il richiamo a 28 giorni di distanza. 

Ad accogliere Mattarella la direzione dello Spallanzani e l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “Il presidente, molto attento ed informato, ci ha incoraggiato ad andare avanti sia nelle vaccinazioni che nella ricerca sulle terapie innovative”, ha detto il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia.

Mattarella, 80 anni, in fila come tutti gli altri

Mattarella, che nel discorso di fine anno aveva annunciato che si sarebbe vaccinato quando sarebbe arrivato il suo turno, compirà 80 anni il prossimo 23 luglio e ha seguito le tempistiche previste dalla Regione Lazio.

In fila come tutti gli altri, il presidente della Repubblica è arrivato allo Spallanzani alle 12. Due macchine hanno varcato il cancello dell’ospedale e Mattarella è sceso, accompagnato da alcune persone. Come già accaduto il 9 marzo scorso, si è messo in fila, aspettando il suo turno per la somministrazione.

Tra le persone in attesa, nessuna sorpresa nel vedere il capo dello Stato seduto al loro fianco. “Non mi ero neanche accorta del presidente, avevo visto un gruppetto di persone ma nulla di più. Bello saperlo qui con noi, paziente e in fila”, ha affermato una signora anche lei in attesa della seconda dose. “Ha salutato tutti con un buongiorno e poi si è seduto”, ha aggiunto la signora Mariangela, 72enne, alla prima dose.

Mattarella vaccinato, D’Amato: “La sua sobrietà esempio fulgido”

“La sobrietà del presidente Mattarella è un esempio fulgido”, ha affermato l’assessore D’Amato in una nota. “Questa mattina allo Spallanzani si è svolto tutto regolarmente. Dopo la somministrazione della seconda dose del vaccino il presidente si è soffermato all’uscita, chiedendo notizie sull’andamento della campagna vaccinale e ho riferito che a Roma e nel Lazio si sta compiendo un grande sforzo organizzativo. Siamo pronti a fare di più, ma abbiamo bisogno della certezza delle forniture dei vaccini”.

“Un esempio che sempre dovremmo tenere a mente – anche secondo il direttore dello Spallanzani Vaia – soprattutto in questo periodo che, come la livella di Totò, mette ancor di più tutti noi sullo stesso piano”.

“Rispetto al tema delle vaccinazioni, del loro approvvigionamento, del loro utilizzo e della loro distribuzione, mai come oggi noi abbiamo bisogno di una figura come il presidente: nonno degli italiani tra gli altri nonni e nonne”, ha detto ancora Vaia.

“Abbiamo bisogno del loro buon senso, della loro praticità e soprattutto del loro incoraggiamento – ha aggiunto – I nonni amano i loro nipoti e li consigliano senza mai spaventarli ma avvertendoli del pericolo. Di questo abbiamo bisogno oggi: di conoscere bene gli strumenti che abbiamo a disposizione, i loro limiti e le loro potenzialità ma senza che ciò venga lanciato con crudezza e senza garbo in faccia alle persone”.

Gli italiani “in questi giorni sono già assaliti da tanti dubbi alimentati da una comunicazione che mi auguro aiuti di più le persone e le incoraggi ad affrontare questo sentiero duro ed impervio ma che avrà fine”, ha concluso il direttore.