Matteo Renzi: “Abbassare tasse non è di destra, è giusto”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Ottobre 2015 - 12:34 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Renzi: "Abbassare tasse non è di destra, è giusto"

Matteo Renzi (Ansa)

ROMA – “Abbassare le tasse è di destra o di sinistra? Solo noi siamo capaci di fare queste discussioni. Abbassare le tasse è giusto e basta”. A parlare così è il presidente del consiglio Matteo Renzi durante la visita allo stabilimento della Danieli.

Renzi risponde alle critiche della sinistra del suo partito. “Ci sono due anni senza elezioni. In questi due anni pensiamo al bene comune. Nel 2018, se vorrete potrete mandarmi a casa”, ha detto il premier. “L’Italia sta viaggiando a gran velocità  ma non è ancora sufficiente. Dopo tre anni di recessione torna la crescita, l’occupazione riprende, anche o consumi interni danno segnali di ripresa”, ha ribadito il presidente del consiglio, spiegando che “oggi che l’Italia riparte voglio ringraziare chi non si è mai fermato. Dico grazie a chi tiene alta la bandiera italiana. Siamo il paese in Europa in ci nascono meno bambini. bisogna intervenire sull’occupazione femminile, detrazioni fiscali, asili, bonus a chi acquista case. Con il Jobs Act il numero dei mutui sono schizzati. Ma il vero problema di questi anni non e’ stata la mancanza di norme. Il vero problema è che si è persa la fiducia per il futuro”.

E alle sue dichiarazioni risponde a distanza il leader della Fiom Landini: “Renzi non vuole combattere l’evasione, fa politiche lontane da ciò che serve per lottare la povertà. Oggi manca il lavoro, c’è diseguaglianza sociale. Chi lavora è povero e siamo in totale assenza di politiche tese a combattere la povertà. La legge di stabilità che il Governo Renzi ha varato non tocca queste tematiche”.

Maurizio Landini ha paralto a margine della manifestazione “Pari dignità sociale” in corso a Roma in occasione della diciassettesima giornata mondiale contro la povertà. “La gente – ha aggiunto- non riesce ad arrivare a 500 euro. Ci vuole subito l’introduzione del reddito di dignità. Noi lo chiamiamo reddito di dignità ma va nella stessa direzione del reddito di cittadinanza. Ci sono diverse proposte in Parlamento, noi insieme a Libera è un anno e mezzo che abbiamo fatto questa campagna ‘miseria ladra’. Poi ci mettiamo d’accordo sul nome da dare, ma l’importante -ha concluso- è avere un reddito che introduca dignità della persona”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Stefano Fassina della minoranza Pd. Presente anch’esso alla manifestazione “Pari dignità sociale”, Fassina spiega: “Renzi è un Robin Hood al contrario, toglie ai poveri per dare ai ricchi. E’ una bella gara per comprendere se sia peggio Berlusconi o Renzi, certamente la manovra di stabilità è in segno berlusconiano”.

“Renzi porta il limite del contante a 3 mila euro e non da nulla al pubblico impiego. Bisogna riconoscere che il Pd ha cambiato natura. I Parlamentari del Pd -commenta Fassina- sono stati eletti su un programma che stanno contraddicendo in modo radicale. E’ immorale che il governo Renzi regali due miliardi alle case milionarie andando oltre a quello che fu l’intervento di Berlusconi”.