Matteo Renzi presenta il suo “Fuori”: “Berlusconi? Non riesco ad odiarlo”

Pubblicato il 16 Febbraio 2011 - 00:02 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE – ”Nessuno ècome Silvio Berlusconi, più di Silvio Berlusconi, depositario di un amore sconfinato e di un odio altrettanto infinito. In tanti mi dicono che dovrei essere più antiberlusconiano. Ma io non riesco a odiare Berlusconi, neanche sforzandomi. Non ce la faccio. E’ più forte di me”.

Lo scrive Matteo Renzi (Pd), sindaco di Firenze, nel suo nuovo libro ‘Fuori!’ (Rizzoli), presentato nella serata di martedì 15 febbraio  al Palacongressi del capoluogo toscano.

”Non è solo un problema di eta’, anche se riconosco che questo elemento pesa – prosegue Renzi -. Facendo i conti con la carta d’identità scopro meravigliato che Berlusconi ha appena sei anni meno di mia nonna Annamaria. E’ anche e soprattutto la reazione a un atteggiamento di antiberlusconismo viscerale che giudico dannoso più che inutile”.

”E poi, è giusto dirlo, c’è anche il rispetto per una personalità oggettivamente incredibile, fuori dalla media, in tutti i sensi. Personalità – aggiunge – dalla quale avverto una distanza siderale, profonda, strutturale. Ma questa distanza non può farmi giudicare la realta’ in modo poco oggettivo”. Per Renzi, comunque, ”non c’e’ dubbio che Silvio Berlusconi sia un’anomalia nella politica europea”.

‘Non ci salverà un papa straniero e nemmeno un santone nostrano. Non basterà neanche il ricambio generazionale, servirà piuttosto un mutamento radicale per uscire da una politica autoreferenziale e stanca, che annoia anche chi la fa (o crede di farla)”,  scrive Renzi (Pd)nel suo nuovo libro.

Per Renzi ”adesso tocca a noi. Ridare fiato al Pd, ma soprattutto ridare slancio all’Italia. Contro i soliti noti, contro tromboni e trombati, contro una generazione che ha già sprecato la propria opportunità di cambiare le cose”. ”La nuova generazione – prosegue – non potra’ essere un’accozzaglia di cooptati che sostituiranno per sfinimento la classe dirigente precedente. Non potremo essere questa roba qui. Per il semplice fatto che o saremo altro oppure saremo spazzati via noi, giustamente, a calci nel sedere”.

”Mandare a casa i nostri – scrive ancora Renzi – mi pare la precondizione indispensabile per provare a mandare a casa gli altri, un centrodestra che ha saputo vincere tante volte le elezioni senza mostrare quell’effettiva capacita’ di governo che persino gli elettori berlusconiani oggi rimproverano”. ”Meglio essere accusati di arroganza oggi che processati per diserzione domani” e’ la frase che chiude il libro.