Renzi: “Stiamo perdendo tempo”. I suoi al Senato: “Basta rimborso ai partiti”

Pubblicato il 3 Aprile 2013 - 11:41| Aggiornato il 7 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE –  ”Stiamo vivendo una situazione politico istituzionale in cui stiamo perdendo tempo”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi in quello che sembra un messaggio diretto soprattutto al segretario del Pd, Bersani, premier pre-incaricato e già spodestato. Tutto questo, a detta di Renzi, accade ”mentre il mondo ci chiede di correre a velocità doppia”. E proprio per non perdere tempo 10 senatori renziani presentano un disgeno di legge per abolire il finanziamento ai partiti, tema sul quale Bersani ha fatto in passato parecchi “distinguo”.

Renzi ha fatto l’esempio delle amministrazioni locali: ”Noi sindaci sappiamo bene quanto stiamo soffrendo per il patto di stupidità-stabilita”’, ha aggiunto. ”La politica che non sa correre – ha proseguito – produce soluzioni che non riesce a concretizzare”.

Per il primo cittadino di Firenze questo è un problema anche per le imprese perché ”il tempo è scaduto, tante imprese sono sull’orlo della fine”. Secondo Renzi serve ”credibilità politica e risposte sui temi del lavoro o rischiamo di perdere la strada per tornare a casa: ormai bisogna prendere atto che la clessidra è agli sgoccioli”.

Occorre mettere al centro delle politiche l’articolo 1 della Costituzione ”anche in forme più dinamiche” perché la Repubblica democratica fondata sul lavoro oggi rischia di essere affondata dalle rendite o bloccata dal lavorio di chi pensa di potersi permettere altri ritardi”. Per Renzi ”anche il tanto odiato ‘new labour’ aveva quella parola, lavoro, al centro del suo programma”. Per il primo cittadino di Firenze occorre ”guardare al futuro non solo con gli occhi dei reduci e della nostalgia, ma anche con gli occhi dei pionieri”.