Matteo Renzi. Roberto Cavalli: “Come Pico della Mirandola”. Dialoghi via sms

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Febbraio 2014 - 11:50 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Renzi. Roberto Cavalli: "Come Pico della Mirandola". Dialoghi via sms

Matteo Renzi e Roberto Cavalli (Foto Lapresse)

FIRENZE — Roberto Cavalli è entusiasta di Matteo Renzi primo ministro. Intervistato da Ilaria Ciuti per Repubblica, ha detto di avere mandato a Matteo Renzi, nel cuore della notte, questo sms:

“Mio caro grande amico, complimenti, congratulazioni. Come ti sta urlando tutta l’Italia perché sta sperando. Ma l’amore, quello vero che porterà il tuo nome nei libri di storia deve ancora nascere. Te lo conquisterai dimostrando che la speranza era fondata”.

E poi ha aggiunto,

“A Firenze ogni 500 anni nasce un grande uomo. Matteo Renzi è uno di questi. Renzi è la nostra pedina per tornare a credere in qualcosa. Matteo può far sì che gli italiani aprano le finestre per vedere che il cielo non è grigio: è blu. Può ringiovanire l’Italia, chi ce l’ha un premier così giovane? Mi ci riconosco un po’ in questo ragazzo che potrebbe essere mio figlio e a cui penso si addica il mio motto: L’eccesso è il mio successo”.

Alcuni, osserva Ilaria Ciuti, accusano Matteo Renzi di ambizione smodata. Replica Roberto Cavalli:

“Se non ci si sente ganzi non si ha successo”.

Roberto Cavalli sembra essere un grande comunicatore via sms. Racconta che quando conobbe Matteo Renzi gli mandò un sms: “Senti, è ambizione o missione?”. Renzi rispose: “Senza l’una non c’è l’altra”».

Ma come vi siete conosciuti?

“A una cena. Non ho mai sentito un sindaco così giovane parlare di moda con tanta professionalità. Né un politico tanto indaffarato ma così gentile da venire a presentare il mio libro, Just Me. Lui lo ha letto, si è interessato a una storia che non parla solo di moda, ma di mio padre fucilato dai tedeschi, della Liberazione di Firenze, dei successi e le sconfitte della vita. Si ricorda tutto, ha una memoria che neanche Pico della Mirandola”.

Oggi, è il pensiero di Roberto Cavalli,

“l’Italia ha fame e gli altri, da Bersani a Letta, dormivano. Non mi scandalizza l’accordo con Berlusconi, di lì bisogna passare visto che ha ancora il 25%. Purchè sia un accordo piccolo, perché quando dai la mano a Berlusconi poi devi contarti le dita rimaste. Spero che Matteo l’abbia ritirata prima. Ma lui è intelligente”.