Renzi come Blair del 1999?

Pubblicato il 7 Novembre 2011 - 14:21 OLTRE 6 MESI FA

Matteo Renzi (Lapresse)

FIRENZE –  A Firenze tira un vento tutto londinese o almeno a sentirlo è il “rottamatore” e sindaco di Firenze Matteo Renzi. Sul suo blog ha scritto: “Avercene di Tony Blair da queste parti” e in effetti in tanti, nel bene e nel male, hanno risentito l’eco della tradizione laburista nelle intenzioni e nelle parole del leader del Big Bang contro i “dinosauri del Pd” alla Leopolda.

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi non è rimasto è proprio ammaliato dalle proposte di Renzi nella sua convention e ha detto: “Alla Leopolda si è riproposto quello che è all’origine della crisi, in un mondo profondamente cambiato. Sul banco degli imputati non può finire la sinistra ma i cedimenti che ha avuto verso quel liberismo”.

Nei 100 punti secondo Rossi “si elude il nodo fondamentale di questo momento. Il Paese affonda: lo spread è al 4,5, gli interessi sui Btp al 6,20, non siamo così lontani dal default. Lì c’era un clima inconsapevole del dramma. I conti col berlusconismo vanno fatti fino in fondo e oggi può vincere chi riesce a indicare il modo più giusto per aggredire il debito pubblico ricreando prospettive di sviluppo e chiedendo sacrifici equamente distribuiti. Bisogna bonificare gli sprechi, introdurre una patrimoniale e tasse progressive se vogliamo tutelare i più deboli”.

Poi: “Chi ha detto che non c’era ideologia? La sinistra conservatrice, le pensioni che tolgono risorse ai giovani, più dinamismo economico, più mercato per avere più giustizia sociale: questo è il Blair del ’99”. Critica forte anche per Rossi non è tutto da buttare: bene che si sia “parlato molto di precariato” anche se aggiunge “non ho visto proposte adeguate”.