ROMA – Sulla scorta a Roberto Saviano “saranno le istituzioni competenti a valutare se corra qualche rischio, anche perché mi pare che passi molto tempo all’estero. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Valuteranno come si spendono i soldi degli italiani. Gli mando un bacione”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini ad Agorà su Rai Tre. Sulla questione ius soli posta da Saviano, Salvini ha detto: “Siamo il Paese europeo che sta dando più cittadinanze in assoluto, ma Saviano lo ignora. Allargare ulteriormente la concessione di cittadinanze sarebbe il caos”.
“Figuratevi se con questi problemi mi interessa cosa fa Saviano, che continua ad insultarmi giorno e notte. Non sono io a decidere sulle scorte, ci sono organismi preposti che decideranno chi e come va protetto. Che continui a pontificare è l’ultimo dei miei problemi. Occorre combattere nei fatti, non a parole, le mafie”, ha aggiunto Salvini su faboook, aggiungendo ironico: “gli mando un bacione”.
“L’antimafia a parole – ha proseguito il ministro – è un conto, io preferisco sostenere chi la mafia la combatte nei fatti tanto che sarò più tardi in una villa sequestrata ai Casamonica a Roma che vorrei fosse messa a disposizione dei cittadini. Di Saviano, della sua casa a New York, della sua vita e dei suoi soldi mi interessa meno di zero”.
Tra le reazioni giunte dalle opposizioni, spicca la parola “intimidazione”, la volontà cioè del ministro di zittire chi non la pensa come lui, per esempio a proposito della tolleranza zero sui migranti. Pina Picierno, eurodeputato Pd, scrive su tweet: “Siamo alle intimidazioni. Dunque il problema di Salvini non è la mafia, ma chi la mafia la combatte e per questo vive sotto scorta. Ma da che parte sta il Ministro dell’Interno”.