Matteo Salvini: “Lega vuole candidare un secessionista veneto in carcere”

Matteo Salvini (foto Ansa)

MILANO – La Lega Nord continua a cercare consensi tra i secessionisti veneti. E lo fa con il segretario Matteo Salvini che presentando le liste a Milano spiega di voler candidare proprio uno degli arrestati (con accusa anche di terrorismo):

“Io sarò capolista in tutte e 5 le circoscrizioni d’ Italia e c’è in corso l’ipotesi di candidare uno dei 21 indipendentisti ancora in galera”

Al termine del Consiglio federale, che si è  riunito nel pomeriggio di venerdì in via Bellerio, lo stesso Salvini ha spiegato che in lista ci saranno diversi candidati indipendenti: sicuri nella circoscrizione nord-ovest l’economista Claudio Borghi, che sta curando il ‘Basta euro tour’ del Carroccio, e nel nord-est e isole Francesca Donato, imprenditrice dei circoli ‘Eurexit’.

Ha invece ”detto no grazie”, parole sempre del segretario, il presidente uscente del Piemonte, Roberto Cota, che resterà sul territorio al posto di concorrere a un posto nel Parlamento di Strasburgo. Mentre è possibile anche se niente affatto scontato che in lizza ci sia anche il sindaco di Verona Flavio Tosi.

Il Consiglio federale ha dato mandato a Salvini di risolvere gli ultimi problemi che hanno impedito di chiudere oggi le liste. Il primo è la necessità di equilibrare la presenza di donne e uomini. Sulla ricandidatura degli europarlamentari uscenti si dovrebbe decidere invece anche sulla base dell’anzianità di mandato: qualcuno dovrà fare un passo indietro.

”Di sicuro ci saranno tanti amministratori locali”, ha garantito Salvini.     Due i temi forti della campagna elettorale, che prevede diverse tappe anche al centro-sud. La richiesta di uscire dall’euro, ormai cavallo di battaglia della segreteria Salvini. E parole forti contro ”l’immigrazione di massa”: non solo gli amministratori della Lega hanno annunciato di non voler accogliere più profughi ma per martedì lo stesso Salvini ha annunciato un incontro a Strasburgo con Marine Le Pen per ”una strategia comune” con il FN per il dopo elezioni europee.