Maurizio Gasparri a Lo Giudice: “Quanto hai pagato bimbo?”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Febbraio 2016 - 17:10 OLTRE 6 MESI FA
Maurizio Gasparri a Sergio Lo Giudice: "Compri bimbi, quanto hai pagato?"

Maurizio Gasparri

ROMA – Violento scontro verbale nell’aula del Senato, con Maurizio Gasparri che ha accusato Sergio Lo GIudice di aver “comprato” il proprio figlio. “Non ti permettere” ha replicato il senatore Dem, che è stato difeso dal collega del Pd Francesco Russo.

Gasparri ha esordito affermando che il ddl dovrebbe essere intestato a Lo Giudice e non alla senatrice Cirinnà, “stiamo facendo tutto questo, in particolare con l’articolo 5, perché serve a Lo Giudice. Ho letto un articolo di Belpietro – ha proseguito Gasparri – che trascrive una conversazione televisiva tra lui e Lo Giudice, che non ha risposto sul costo dell’acquisto del famoso bambino comprato”.

Subito sono partite le prosteste dal gruppo del Pd e dallo stesso Lo Giudice, che ha gridato “non ti permettere”. “La legge per comprare i bambini – ha però insistito Gasparri – non si può fare”. E visto che la senatrice Mussini ha gridato “lascia stare i bambini”, Gasparri ha subito replicato: “Bisogna lasciare stare i bambini, sono d’accordo. Non sono io che li compro. I bambini non si comprano – ha aggiunto tra le proteste dei Dem – perché altrimenti poi si possono anche vendere”. “Ora basta!”, è sbottata Monica Cirinnà.

L’esponente di Fi ha quindi ripreso a illustrare gli emendamenti e al termine del suo intervento ha preso la parola Francesco Russo, del Pd: “Davvero io credo che davanti al Paese noi abbiamo la responsabilità di un dibattito franco, in cui emergano anche posizioni diverse, che sono tutte legittime in quest’Aula come lo sono nel Paese. Anche a nome del Gruppo del Partito Democratico, desidero dire che non accettiamo in alcun modo che nel dibattito possano essere fatti ripetuti attacchi personali nei confronti di colleghi senatori, in particolare del nostro Gruppo, lesivi della dignità della persona. Ci si è abbassati al livello di citare e tirare in mezzo bambini in un dibattito che non ha bisogno di una gogna mediatica”.

Il momento di tensione si è concluso con il presidente di turno, Roberto Calderoli, che ha aggiunto: “Colleghi, l’esempio deve venire da tutte e due le parti. L’appello fatto dal senatore Russo deve essere ascoltato uniformemente”.