La scenata elettorale del Pdl al processo su diritti tv Mediaset

Pubblicato il 1 Febbraio 2013 - 12:20| Aggiornato il 19 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Venerdì 1 febbraio era in programma un’udienza del processo Mediaset che coinvolge Silvio Berlusconi. Un’udienza delle tante in uno dei 4 processi che coinvolgono l’ex premier. Gli avvocati avevano chiesto, per questa udienza, il legittimo impedimento per impegni di Berlusconi in campagna elettorale. Ma è bastato che i giudici dicessero “no”, e non è la prima volta, per scatenare la difesa dell’ex premier. Prima una scenografica uscita dall’Aula, con protesta annessa. Poi l’intervento di Berlusconi stesso: “Processi assurdi”, e di Alfano che chiede l’intervento di Napolitano e del Csm. Una scenata elettorale, e anche ben congegnata, per sfruttare i processi a proprio vantaggio.

Fino a pochi mesi fa era il rischio più temuto: affrontare una campagna elettorale costellata dalle udienze dei vari processi. Poi, il cambio di passo: meglio usare un potenziale handicap e rigirarlo a proprio vantaggio. Berlusconi “perseguitato” dai giudici ha sempre attirato consenso, perché non dovrebbe funzionare anche stavolta? Ed ecco che, nel mese delle elezioni, gli avvocati, il segretario Alfano, persino Berlusconi decidono di alzare il tono della polemica.

I fatti sono semplici. I giudici in aula hanno detto, in sostanza, che gli impegni per la campagna elettorale non valgono e quindi non hanno riconosciuto il legittimo impedimento. La scelta dei giudici non è stata apprezzata dalla difesa di Berlusconi, a caldo Nicolò Ghedini ha detto in aula:  ”Questo processo ha una strada segnata che passa attraverso la conferma della decisione del tribunale e riteniamo che questa ordinanza vada al di là della leale collaborazione e impedisca al cittadino Silvio Berlusconi di poter essere al pari con i suoi contendenti”.

Il legale ha chiesto la revoca dell’ordinanza e ha accusato i giudici di ”pesanti intromissioni nella campagna elettorale”. ”Quest’ordinanza è l’imperio dell’unica istituzione che voi riconoscete, che è la magistratura. Oggi voi avete decretato l’inutilità della nostra presenza in aula”. Poi hanno lasciato in gruppo l’aula. Passa qualche minuto, la notizia della “scenata” degli avvocati è già sui principali siti d’informazione. A questo punto intervengono Berlusconi e Alfano e la “scenata” diventa del Pdl tutto. In conferenza stampa Berlusconi dice: ”A Milano ci sono processi assurdi contro di me, e vengono spesi tanti soldi per cose risibili”.

Rincara la dose Alfano: “La decisione dei giudici di Milano di negare il legittimo impedimento a Berlusconi ” è scandalosa perché mira a bloccare la campagna elettorale; per questo è necessario un intervento del Csm e del presidente Napolitano”.