I metalmeccanici portuali scendono in piazza. A Napoli il traffico va in tilt

Pubblicato il 4 Maggio 2010 - 12:33 OLTRE 6 MESI FA

Il porto di Napoli

Esplode l’emergenza lavoro nel napoletano. Questa mattina oltre 250 metalmeccanici del porto del capoluogo campano sono scesi in piazza, chiedendo di poter parlare con l’ammiraglio Luciano Dassatti, presidente dell’Autorità Portuale, e con il segretario generale Zeno D’Agostino.

I lavoratori contestano la nuova ordinanza per la gestione dei bacini di carenaggio. Secondo i metalmeccanici «di questo problema nel comitato portuale se ne è parlato solo di sfuggita mentre dovrebbe rappresentare il problema più importante». Anche Luigi Salvatori, amministratore delegato dei Cantieri del Mediterraneo, uno dei più importanti stabilimenti di costruzioni navali, situato nella parte centrale del porto napoletano, ha dichiarato che la decisione «è stata presa unilateralmente, senza consultare il comitato portuale e con effetti retroattivi sulle concessioni demaniali: un disastro per decine di aziende che lavorano nel porto. Decisione presa per favorire solo un’altra azienda. Il rischio è che si paralizzi tutta una filiera produttiva che dà lavoro a circa 1500 persone».

La protesta ha paralizzato il traffico cittadino. Tante le macchine e i bus fermi nei pressi della zona portuale, con pesanti rallentamenti alla circolazione da piazzale Pisacane fino all’uscita dell’autostrada Napoli-Salerno. Bloccati anche alcuni pullman con a bordo i turisti in visita agli scavi di Pompei e Ercolano. Dopo due ore e mezzo, intorno alle 11, i lavoratori hanno rimosso i muletti e i furgoni con cui hanno bloccato gli accessi al porto. Una delegazione è stata infatti ricevuta dal prefetto Pansa e all’incontro sarà presente anche il presidente dell’Autorità Portuale Dassatti. «Andiamo a questo incontro  – ha detto uno dei manifestanti in piazza – ma se non arrivassero le risposte che chiediamo siamo pronti a tornare in piazza».

Manifestazioni anche a Castellammare di Stabia dove questa mattina i dipendenti della Fincantieri sono scesi in piazza per chiedere, assieme a Cgil, Cisl e Uil,  la creazione di un tavolo presso il Ministero del lavoro sui problemi della cantieristica. Oltre 100 le persone che hanno presidiato la piazza davanti al Comune perché il primo cittadino non è presente e non ha potuto quindi ricevere una delegazione dei manifestanti. I dipendenti della ex Stabia Porto hanno occupato il primo piano del palazzo municipale e si sono riuniti in assemblea permanente in attesa di essere ricevuti dal Prefetto.