Michela Vittoria Brambilla e elicotteri di Stato: salvata dalla Camera, storia chiusa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Marzo 2014 - 16:53 OLTRE 6 MESI FA
Michela Vittoria Brambilla

Michela Vittoria Brambilla (foto LaPresse)

ROMA – Niente autorizzazione a procedere per Michela Vittoria Brambilla. La Camera dei Deputati dice no e di fatto chiude il caso “elicotteri di Stato”, risalente a quando Brambilla era ministro per il Turismo.

Come scrive il sito de L’Espresso, si tratta di una decisione in qualche modo scontata. Prima del no della Camera, infatti, era arrivata identica conclusione della a Giunta per le autorizzazioni e soprattutto la richiesta di archiviazione da parte del pubblico ministero di Milano che si era occupato della questione. Unica voce contraria quella del tribunale dei ministri che ipotizzava il reato di peculato.

I fatti risalgono al 2008 e al 2009. Per due volte Brambilla, invece di usare l’auto blu che aveva a disposizione, chiese di essere portata e riportata nella sua abitazione da elicotteri di Stato. Ricorda l’Espresso:

Il 9 dicembre 2009 la Brambilla ricorse al volo di Stato (un elicottero dei carabinieri) per recarsi da Calolziocorte (Lecco), dove vive, a Piazzola sul Brenta (Padova) per una conferenza sul turismo. A fine giornata si fece riportare nel suo paesino di residenza, sempre in elicottero, adducendo impegni istituzionali. Lo stesso accadde tre mesi dopo, il 13 marzo 2010, per un incontro con degli operatori turistici a Rimini. Anche in questo caso andata e ritorno, attestando “falsamente – scrivono i giudici – di dover far ivi rientro (a Calolziocorte,ndr) per il disbrigo di affari attinenti l’ufficio di ministro, in tal modo attraendo in inganno l’Ufficio per i Voli di Stato presso la Presidenza del Consiglio sulla inderogabilità del trasferimento in elicottero”. Costo dei viaggi, è stato calcolato durante le indagini preliminari, 7 mila euro a tratta, senza considerare le attività necessarie ad utilizzare in sicurezza il velivolo (come l’ambulanza e il servizio antincendio). Insomma, oltre 14 mila euro.