Milanese, l’ira dei militanti padani: “Maroni di nome ma non di fatto”

Pubblicato il 22 Settembre 2011 - 18:56 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 22 SET – ”Oggi la Lega è morta! Mi vergogno di quello che state facendo con il mio voto. Il ministro Maroni era l’unica speranza, ora è finita. E tutto solo per salvare Berlusconi. Vergognatevi: noi lo stiamo già facendo!”. Uno sfogo e insieme una protesta, contro la decisione della Lega di ‘salvare’ dall’arresto il deputato del Pdl Marco Milanese.

La linea dettata da Umberto Bossi non va giù ai militanti che scrivono sul forum non ufficiale dei Giovani padani. E lo dicono chiaro e tondo, che questa volta il Carroccio ha sbagliato.

I più se la prendono con il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che a luglio aveva spinto per il sì all‘arresto di Alfonso Papa. ”Maroni di nome, ma non di fatto”, è la battuta pungente sfoderata da qualcuno. Mentre qualcun altro dàdel ”buffone” al leader padano, Bossi.

”Continuino così e si troveranno con le monetine in fronte”, scrive un altro militante, che come gli altri si firma con nickname di fantasia. E ancora: ”Il teatrino di Venezia – affermano – è servito solo per illudere il popolo padano, per tenerlo a bada in vista di decisioni impopolari”.

”Io non mi rispecchio più nel coprire delinquenti e affaristi – dichiara qualcuno – A Pontida ci andrò, ma per buttare le uova, la prossima volta. Viva la Lega… ma quella pura e dura, non corrotta e supina!”. C’è infine chi, definitivo, annuncia: ”Dopo questo scandaloso salvataggio di un delinquente, saluto ufficialmente la Lega Nord. Stop, la misura è colma. Cambio partito”.