Milano, Ambrogini: scontro su Tettamanzi. Ci sono anche Cattelan e Fazio

Pubblicato il 18 Ottobre 2011 - 12:26 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Il cardinale Dionigi Tettamanzi, l’artista Maurizio Cattelan e il magistrato Walter Mapelli, oltre a Fabio Fazio. La politica milanese si spacca sugli Ambrogini, da assegnare nel giorno del santo patrono. Trenta medaglie d’oro, quaranta attestati, più i riconoscimenti alla memoria.

Le nomination arrivate in Comune sono in tutto 156. Spetterà ora all’ufficio di presidenza di Palazzo Marino, allargato ai capigruppo, scremare i nomi e poi decidere delle assegnazioni. Il nome che sembra destinato a sollevare più clamore è comunque quello di Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito della città. L’idea era nata subito dopo il saluto di Tettamanzi alla città, un mese fa. Un’idea riproposta con forza dall’area cattolica della maggioranza in occasione dell’ultimo ufficio di presidenza del Consiglio comunale. Sono piovuti uno dopo l’altro i no della Lega e i dubbi del Pdl. Risultato? Su Tettamanzi si pronunceranno i capigruppo.

Matteo Salvini, eurodeputato lumbard, spiega intanto il no del Carroccio: “Tettamanzi non è il mio candidato perché ha diviso la Chiesa ambrosiana». Toni appena più sfumati dal collega del Pdl, il ciellino Carlo Masseroli: «È inopportuno sfruttare in chiave politica personalità di questo spessore”. A favore della Grande Medaglia d’oro, invece, Letizia Moratti e Mariolina Moioli. “Lui ha sostenuto nei momenti di crisi le famiglie più deboli, ha dato importanza al dialogo interreligioso e sostenuto in prima persona le popolazioni colpite dal terremoto”, il pensiero dell’ex sindaco.