Milano, Expo 2015: soluzione vicina, terreni in comodato d’uso

Pubblicato il 6 Ottobre 2010 - 10:48 OLTRE 6 MESI FA

Letizia Moratti

Il Comune di Milano, la Provincia e la Regione hanno trovato un accordo: hanno scelto la via del comodato d’uso per acquistare le aree dove dovrà sorgere l’Expo. La decisione è stata presa in un incontro martedì sera tra il sindaco e commissario straordinario di Expo Letizia Moratti, il presidente della Provincia Guido Podestà e il governatore Roberto Formigoni. Una decisione che ancora non è ufficiale, ma che dovrebbe essere “ratificata” questa sera con un comunicato. Intanto ieri sera Podestà ha esultato: “Abbiamo trovato la soluzione che tutti condividono”.

Il nodo dei terreni dove erigere gli edifici dell’Expo 2015 sta ritardando da mesi la presentazione del piano definitivo in base al quale far partire i lavori. Una soluzione andava trovata subito, pena l’esclusione di Milano con danno economico e d’immagine devastante.

Ma cosa significa comodato d’uso dei terreni? Significa che i privati proprietari delle aree dove dovranno sorgere gli edifici dell’Expo, ovvero Fondazione Fiera e Gruppo Cabassi,  concederanno “in prestito” i loro terreni, in cambio del solo diritto di superficie di 1 euro, fino al 2016.

Terminata l’esposizione universale, poi, questi terreni, che nel frattempo avranno cambiato la destinazione d’uso da agricola a edificabile, torneranno nelle mani dei legittimi proprietari, con un valore moltiplicato. E’ ovvio capire il perché i privati avrebbero accettato questa soluzione: danno “in prestito” i loro terreni che ora sono agricoli, qualcun altro (ovvero il Comune) li rende edificabili e ci erige sopra, moltiplicando o addirittura triplicando il valore iniziale. E poi questi terreni, magicamente “redditizzi”, torneranno ai legittimi proprietari.

Ma perché Comune, Provincia e Regione avrebbero optato per il comodato d’uso? Presto detto: mancano i soldi per comprare i terreni invece di “affittarli” alla modica cifra di un euro. Gli enti locali, cioè, non hanno la disponibilità finanziaria per comprare le aree, e questo anche se il presidente della Regione Formigoni (da sempre contrario alla scelta dell’esproprio) si era offerto di coprire le quote di Comune e Provincia.

Ieri sera intorno al tavolo si sono riproposte le posizioni e le differenze di veduta di partenza: il sindaco, commissario straordinario Letizia Moratti alleata con il presidente Podestà nel sostenere la strada del comodato d’uso e il governatore schierato sul fronte dell’acquisto dei terreni, tramite una Newco. Ma anche i “superpoteri” conferiti alla Moratti hanno fatto pendere la bilancia dalla parte della scelta del comodato d’uso. Anche perché non c’è più tempo: il 19 ottobre Milano dovrà presentarsi davanti al Bie per la registrazione del dossier di candidatura e dovrà presentarsi con un piano preciso, altrimenti addio Expo.