Milano, lavori in corso nell’Aula del processo Ruby

Pubblicato il 3 Aprile 2011 - 19:49 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Entrano nel vivo al Palazzo di Giustizia di Milano i preparativi per quello che alcuni definiscono il ‘processo dell’anno’ e cioè quello in cui Silvio Berlusconi è imputato di concussione e prostituzione minorile per il caso Ruby e che si aprirà mercoledì prossimo davanti ai giudici, tutte donne, della quarta sezione penale. La previsione: un’udienza lampo, con un secco rinvio, e un bagno di folla.

Già da sabato si sta allestendo l’aula della prima Corte d’Assise d’ Appello, la più grande del Tribunale e in passato teatro dei maxi processi alla criminalità organizzata e alle Brigate Rosse – nota agli storici dell’arte per la presenza del mosaico ‘Giustizia armata con la legge’ di Mario Sironi – e ora scelta per ospitare il procedimento a carico del premier: infatti sono attesi, oltre a un gran numero di giornalisti provenienti da tutto il mondo, molti curiosi e una nutrita schiera di supporter del Presidente del Consiglio, i ‘fiocchi azzurri” come sono stati soprannominati, che già le scorse settimane si sono presentati al processo Mills e, fuori dal ‘palazzaccio’, all’udienza preliminare Mediatrade.

Molte, si sa, le persone, semplici cittadini, che faranno registrare il tutto ‘esaurito’ tra il pubblico perché convinte di vedere Ruby – che non verrà – o qualche altra soubrette o modella, se non addirittura George Clooney, l’attore americano citato dalla difesa come testimone ma che,a quanto pare, ha già declinato l’invito. Così, dopo il sopralluogo ‘tecnico’ di venerdì da parte dei vertici degli uffici giudiziari milanesi accompagnati dai carabinieri, ieri mattina una squadra di operai già di buon ora era al lavoro: si è trattato di semplice manutenzione, come sistemare alcuni cavi a terra, rimettere in squadra le porte di accesso e sostituire le lampadine bruciate e così via.

Ma accanto a ciò, in attesa del processo, e comunque in previsione dei futuri ‘blitz’ di Berlusconi, sono stati notati altri piccoli accorgimenti. Dal lato di via Freguglia sono state ritracciate le strisce che delimitano alcuni parcheggi. Poi, si è saputo che ai vigilantes chiamati a presidiare gli ingressi è arrivata una circolare della loro società. La raccomandazione: divisa in ordine e berretto in testa. Preparativi a parte, manca da definire una questione di fondamentale importanza che riguarda il diritto di cronaca, e cioè se sarà consentito l’accesso in aula e nel palazzo a telecamere e fotografi.

L’altro ieri per motivi di sicurezza la Procura Generale, con un apposito provvedimento, lo aveva vietato, rimandando al mittente le richieste di accredito inoltrate da una miriade di emittenti e agenzie fotografiche italiane e internazionali. Ieri, sul caso, c’è stata una riunione informale tra il presidente del Tribunale Livia Pomodoro, l’Avvocato Generale Laura Bertolè Viale e il Procuratore della Repubblica Edmondo Bruti Liberati per trovare una mediazione. Lunedì arriverà la decisione definitiva. Frattanto ieri la Procura ha depositato altri atti, tra i quali gli esiti di accertamenti su tabulati telefonici e un filmato del Tg La7 del concorso di bellezza al quale partecipo’ Ruby, dove Emilio Fede era tra i giurati.