Milano, Pisapia frena il Pd: “Sugli assessori decido io”

Pubblicato il 6 Giugno 2011 - 16:38| Aggiornato il 4 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

Giuliano Pisapia

ROMA – L’ultima parola su assessori e giunta spetta a lui: il neosindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha frenato le mire del Partito democratico, e non solo, su Palazzo Marino.

“Sulla nuova Giunta – ha detto Pisapia, al termine della festa dei Carabinieri in piazza Duomo – stiamo lavorando in armonia ma poi le scelte finali le farò io perchè questo mi ha chiesto la città e questo mi sta chiedendo ancora la maggioranza dei milanesi”.

Il sindaco ha assicurato che la nuova giunta sarà pronta entro la fine di questa settimana, e ha confermato la presenza del centrista Bruno Tabacci in qualità di assessore al bilancio. Sarò molto onorato di avere Tabacci in Giunta – ha detto Pisapia – è un segnale molto importante alla città e una garanzia per tutti i cittadini, anche per quelli che non mi hanno votato e non fanno parte della coalizione”.

Pisapia ha anche confermato che nella sua squadra ci sarà un assessore alla Sicurezza, “che avrà anche altre competenze che stiamo valutando”.

Intanto in settimana il neosindaco dovrà affrontare il nodo Expo: Pisapia volerà a Parigi il 14 giugno con l’amministratore delegato dell’Esposizione, Giuseppe Sala, ma prima dovrà incontrare il presidente della Regione, Roberto Formigoni, con cui per ora ha polemizzato a distanza.

Sempre in settimana Pisaia dovrà affrontare la verifica dei conti del Comune. L’analisi sarà affidata a persone “al di sopra delle parti”, ha fatto sapere Pisapia. “Io ho la mia professionalità e ho fatto le prime valutazioni. Chiaramente adesso lo stanno valutando persone che hanno sempre lavorato in questo campo, analisti di bilancio, economisti, e posso garantire che lo stanno esaminando persone al di sopra delle parti, per cui daremo notizie con la massima trasparenza a Milano, ai milanesi e a tutta l’opinione pubblica che deve conoscere com’è realmente la situazione, dal punto di vista del bilancio, di Milano, perché anche da questo dipenderà il futuro”.