Milano da vivere… in bicicletta: Michele Sacerdoti racconta al Corriere la città che ha in mente

Pubblicato il 2 Novembre 2010 - 18:30 OLTRE 6 MESI FA

Michele Sacerdoti

Michele Sacerdoti, l’ambientalista candidato alle primarie del centrosinistra per le prossime elezioni Comunali di Milano sceglie il Corriere della Sera per raccontare la città che ha in mente.

Sacerdoti punta tutto su una Milano verde con più bici e meno macchine e illustra la sua “rivoluzione del ferro” ovvero più binari e meno strade. Sulla carta il progetto è suggestivo e lineare: meno automobili, parcheggi meccanizzati per risparmiare spazio, casse del Comune rimpinguate grazie a Ici su case sfitte e addizionale Irpef a livello comunale, congestion charge, ovvero tassa sul traffico, estesa fino alla circonvallazione esterna, bike-sharing, e auto elettriche a noleggio.

I lettori del Corriere, scettici sulle possibilità di Sacerdoti gli chiedono il perché della candidatura. L’ambientalista, però, non si scompone: “Le primarie servono proprio per lasciare la scelta agli elettori. A quanto si dice in giro, io e Onida finiremo massacrati. Ma è giusto dare ai cittadini la possibilità di scelta. Io sono in politica dal ’90, ma ho fatto il ’68, anzi, fin dal ’66 ero alla Zanzara, ho partecipato all’occupazione del ’72…”.

Oltre ad una Milano con meno macchine Sacerdoti guarda anche al bilancio del Comune di Milano: “L’ho studiato in questi giorni su Internet, chiunque lo può vedere. Ho visto per esempio che il Comune ha speso 11 milioni di euro, nel 2010, per consulenti esterni. Per fare cassa, spiega il candidato, si potrebbe “portare l’Ici sulle case sfitte dal 4 al 9 per mille, sull’esempio di Roma: a Milano ci sono circa 80 mila appartamenti sfitti”.