Montanelli, via la statua razzista. Quindi spianare il Colosseo…

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 11 Giugno 2020 - 10:12 OLTRE 6 MESI FA
Montanelli, Ansa

Montanelli, via la statua razzista. Quindi spianare il Colosseo… (foto Ansa)

ROMA – Montanelli, via la statua razzista: una richiesta, perentoria, fatta al Comune di Milano.

Montanelli, via la statua razzista esigono i cosiddetti Sentinelli e fa loro eco un po’ di Pd e tanta sinistra pura, purissima.

Sinistra pura e purissima che vuole pura e purissima anche la storia. Talmente pura, che, quando vede nella storia una macchia questa sinistra vuole passare uno straccio, detergere, cancellare.

Sinistra? La pulsione a purgare e purificare la storia non appartiene in esclusiva alla sinistra. E non è solo di questi tempi. 

E’ pulsione più profondamente radicata, affonda le sue radici nella fertilissima terra dell’ignoranza prepotente.

Se ogni traccia o testimonianza o omaggio a persone e istituzioni del passato dovessero essere misurate e giudicate secondo la scala dei valori dei contemporanei, allora semplicemente non esisterebbe storia. Non storia ma propaganda, è a questo che vigilano i Sentinelli.

Indro Montanelli e la minorenne africana.

Indro Montanelli ebbe in Africa, ed erano gli anni ’30 del secolo scorso, una schiava sessuale nera e minorenne. Non lo nascose ma questo non lo assolve da nulla.

Una cultura che noi oggi giustamente giudichiamo razzista e machista era in quegli anni la cultura dominante e accettata. 

Il bravo italiano contemporaneo che va a comprarsi un/una minorenne oggi in Thailandia non è equiparabile all’italiano di un secolo fa in quella che si chiamava Abissinia. Il signor Rossi di oggi fa decisamente più schifo.

Anche il giudizio etico esige studio e conoscenza. Se i Sentinelli e i vari comitati per la purezza avessero mai letto con qualche profitto…

I valori occidentali di tolleranza e libertà e diritti dell’uomo nascono dalla riflessione dell’Illuminismo (or son quasi tre secoli) sulla relatività e non assolutezza dei valori stessi.

L’osservazione di altri usi, costumi e valori e morali sociali fu la premessa per poter asserire la libertà dell’individuo, qualunque individuo, di fronte all’assolutezza di religioni e sovrani.

Se parliamo dei diritti dell’uomo è perché abbiamo imparato (evidentemente non per sempre) che culture e civiltà evolvono, mutano, degradano, assumono nuove forme.

E’ la Storia, Sentinelli.

La storia che non può essere moralizzata a posteriori, altrimenti la via imboccata è la stessa di chi distrugge le statue antiche dei falsi dei.

Lo hanno fatto molti secoli fa i primi cristiani che davano fuoco alle biblioteche perché contenevano un sapere non cristianamente e moralmente corretto, lo fanno oggi quando possono quelli dell’Isis, lo hanno fatto nei secoli tutti gli intolleranti alla ragione.

Nel loro piccolo lo fanno oggi i Sentinelli (e contorno) a Milano esigendo indignati la rimozione della statua di Montanelli. 

Lo fanno quelli che esigono siano tolte dagli Usa le statue di Cristoforo Colombo.

A quando la perentoria richiesta di spianare il Colosseo, intollerabile mastodontica testimonianza dello sfruttamento fino alla morte di immigrati irregolari e luogo di supplizi per innocenti specie animali?

Quindi buttar giù anche le mezze statue del golpista Cesare e del dittatore Augusto?

A quando finalmente la purga del mito della cultura e civiltà greca, quell’Atene e Pericle e compagnia che prosperavano sugli schiavi?

E Napoleone guerrafondaio e Carlo Magno autocrate ce li vogliono tenere?

E pure Montezuma, diciamola tutta, sarà stato anche fatto fuori dai perfidi conquistadores spagnoli, ma anche lui era uno sterminatore. Buttiamo giù qualche piramide in Messico?

Quelle dei Faraoni poi, osceno omaggio a dittatori spietati.