Monti alla Camera: “Siamo a tre mesi dal baratro, il Parlamento lo sa”

Pubblicato il 5 Dicembre 2011 - 16:17 OLTRE 6 MESI FA

Mario Monti (LaPresse)

ROMA – “Al di fuori dell’Euro ci sono, e lo dico con misura, il baratro della povertà e della stagnazione, l’isolamento e l’assenza di futuro per il paese e le giovani generazioni. Non c’è alternativa”. Mario Monti non usa mezze misure e, nel presentare alla Camera la manovra, ipotizza lo scenario più catastrofico, quello dell’uscita dell’Italia dall’Euro.

”Il futuro dell’Euro dipende anche dalle nostre scelte – ha detto il premier rivolgendosi direttamente al Parlamento –  Se non invertiamo la spirale di crescita del debito le conseguenze sarebbero drammatiche fino a giungere a mettere a rischio la stessa sopravvivenza della moneta unica”. Un messaggio chiaro: l’Italia è a tre mesi da baratro, non ci si può tirare indietro.

“Sappiamo tutti – ha spiegato il premier – quanto siano duri i sacrifici che crediamo. Ma non fare questi sacrifici significherebbe farne di ben più gravi tra poche settimane, forse pochi giorni”. ”L’equità – ha in ogni caso assicurato Monti – è uno dei pilastri dell’azione di governo. E in questo quadro si dovra’ selezionare e programmare le spesi di enti e dela pubblica amministrazione. Tale operazione si sviluppa a partire dal governo e si estende a tutti gli enti territoriali”.

Monti quindi ha parlato dell’Italia come di un “Paese ricco che cresce troppo poco e va sbloccato”. Secondo il premier “gli interventi che proponiamo alla nazione mirano a riportare l’Italia nella dignità di uno dei paesi fondatori della Comunità europea. E lì – ha aggiunto – intendiamo rimanere con dignità e orgoglio”.

“Agli italiani – ha aggiunto Monti – si chiede uno sforzo grande e urgentissimo. Serve un avanzo primario adeguato al nostro debito pubblico. Solo così si può tornare all’investimento e alla creazione di posti di lavoro. Ogni cittadino deve cooperare anche nei suoi comportamenti personali”.

“Oltre ai sacrifici – ha poi spiegato il presidente del Consiglio – ci sono azioni a beneficio delle imprese. Ci sono misure di liberalizzazione per i consumatori e per la concorrenza. Poi vogliamo sostenere la famiglia.  Poi c’è la lotta all’evasione. Che è una priorità del nostro governo”.

Per Monti, infatti, ”non c’è crescita ne’ benessere senza una finanza pubblica sana, senza equita’, un comune sentire e partecipazione allo sforzo per uscire dalla crisi. Il rigore e’ il presupposto essenziale per l’unita’ ed il volano dello sviluppo”.

Monti ha quindi invitato gli italiani a guardare con fiducia ai titoli di Stato dicendosi soddisfatto per l’andamento odierno dello spread Btp-Bund. “L’Italia – ha detto – non fallirà, siamo sicuri”.

”Mai come in questo momento  – secondo Monti – gli occhi dell’Europa e del Mondo sono puntati su quest’Aula, sul nostro Parlamento’. a Il premier ha quindi chiamato tutti a contribuire a ”invertire la spirale della crescita del debito” che puo’ arrivare ad avere conseguenze drammatiche sull’Eurozona”.

”La riduzione del debito pubblico – ha aggiunto ancora Monti – e’ una esigenza totale. E ogni deviazione rischia di far sprofondare il paese in un abisso, l’esempio della Grecia e’ vicino”.

Monti, quindi, tornando sul tema dei costi della politica  ha invitato il Parlamento a prendere iniziativa per l’abolizione delle province.

Nella fase finale del discorso dai banchi della Lega sono inziate le contestazioni provenienti soprattutto dai banchi della Lega Nord, contestazioni che hanno costretto più di una volta il presidente della Camera Gianfranco Fini a richiamare all’ordine i deputati. “Domani – ha ribadito Monti –  il Cipe sblocchera’ opere per 5,2 miliardi”. Il premier ha anche fatto riferimento ad alcuni interventi. Tra questi ”grandi opere ferroviarie, il Mose, alcuni interventi sul territorio di Anas e Rete Ferroviaria Italiana” ma anche ”diversi intervisti previsti nel Mezzogiorno nella statale Ionica e per il Metro di Napoli”.

In conlcusione Monti si è rivolto a tutti i partiti: ”Nessun gruppo o forza politica sarà soddisfatta per il pacchetto di misure” che il governo presenta alle Camere. “‘Non potete esserlo perche’ altrimenti deluderemmo le vostre attese: e’ infatti nella natura costitutiva del mandato che abbiamo ricevuto – ha spiegato – portare avanti queste misure di sacrifici per l’interesse comune”.