Monti cerca il disgelo con Pd e Fassina: “Lo stimo”

Pubblicato il 26 Gennaio 2013 - 00:20| Aggiornato il 7 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Solo qualche settimana fa lo riteneva uno da “silenziare”. Ora, invece, nel momento dello scontro più aspro, Mario Monti smussa i toni con Stefano Fassina, responsabile economico del Pd con il quale il leader di Scelta Civica ha avuto più di un duello a distanza. Monti e Fassina si sono incontrati negli studi di Zeta, il programma di Gad Lerner su La7. Il conduttore rievoca quella richiesta fatta a Bersani di ”silenziare” voci come quella di Fassina. ”Il significato di quella parola era che un segretario di partito fa la sintesi” fra posizioni diverse, replica il premier.

”Ho molta stima di Bersani e ho anche molta stima del prossimo onorevole Fassina; auspico solo che un riformismo che faccia evolvere il Paese in modo da renderlo più competitivo prevalga e alcune delle prese di posizioni di Fassina mi sono sembrate diverse da quello che auspico”.

Monti, quindi, smorza i toni con il Pd anche sul caso Montepaschi. Il leader di Scelta Civica torna su quanto detto in mattinata di venerdì: ”Mi hanno chiesto se ci sono delle commistioni fra banca e politica e ho detto ‘certo e’ una vita che lo dico’. E poi mi hanno chiesto: ‘il Pd ha influenza in quella zona?’ e io ho detto si’. Ma non e’ che ho additato un colpevole”. Comunque, ha detto Monti, in campagna elettorale ”d’ora in poi non citero’ più nessuno”.