Lunedì il “pacchetto” Ici-pensioni-lavoro e poi la missione in Europa

Pubblicato il 18 Novembre 2011 - 20:35 OLTRE 6 MESI FA

Mario monti (Foto LaPresse)

ROMA – Si parte lunedì con il “pacchetto” Ici-lavoro per poi andare in missione in Europa. Il nuovo governo targato Mario Monti comincia a riempire l’agenda.

Si inizia lunedì con un pacchetto con tutto dentro, un pacchetto da prendere o lasciare. Ma cosa c’è dentro? Pensioni, patrimoniale, tassa sulla prima casa, lavoro, riforma fiscale: di certo è che ci saranno sacrifici da fare, per tutti. Lo ha confermato lo stesso Mario Monti, e gli sforzi saranno chiesti in primis a chi fino a questo momento ha dato meno.

Monti ha tirato in ballo un “pacchetto organico” che distribuisca da subito tra tutti la partecipazione ai sacrifici. Comunque, “si tratti di fiscalità, o di ammodernamento e rinuncia ai privilegi”, sarà richiesto “soprattutto alle categorie che finora meno hanno dato in termini di contributo al risanamento e all’ammodernamento”.

“Sostengo da tempo che misure sia di ulteriore risanamento finanziario sia di incisive riforme strutturali per la crescita hanno maggiore probabilità politica di essere accettate e colte dal Paese se sono presentate in forma di pacchetto che comporti una partecipazione al da farsi, anche in forma di sacrifici – non lo escludo – da parte di diverse categorie. Ma mi sembra essenziale che venga presentato come pacchetto”, ha spiegato Monti.

Quello del Governo non sarà uno spirito da “manipolo di tecnici che vogliono dimostrare superiorità rispetto a politici ma ci accingiamo a questa opera con molta umilità e consapevoli che nulla faremo senza la fiducia del Parlamento”, ha detto ancora.

Poi la missione all’estero. Un vertice con Francia e Germania, con la cancelliera Angela Merkel e il presidente Nicolas Sarkozy. “Ho preso appuntamento con la Merkel e Sarkozy, e gli ho detto che l’Italia d’ora in poi darà un contributo permanente alla soluzione dei problemi in Europa insieme a Germania e Francia”, ha confermato Monti.

Un triangolo diverso da quello visto negli ultimi mesi e soprattutto nelle ultime settimane del governo Berlusconi, con le fastidiose risa di scherno dei due leader franco-tedeschi nei confronti dell’ex premier italiano, con le frasi sprezzanti di Sarkozy e i diktat della Merkel. Ma anche con le promesse alternate a rinvii alternati a promesse che hanno caratterizzato in negativo il comportamento di Berlusconi nei mesi più difficili della crisi finanziaria ed economica.

“Parteciperò con una capacità propositiva più avanzata di quella che ho espresso al Senato e alla Camera”: ha detto Monti riferendosi al vertice a tre e agli appuntamenti europei di fine mese (Eurogruppo, Summit Eurozona e Consiglio Europeo). Da qui a fine mese “intercorrono apparentemente pochi giorni ma ovviamente sarò molto più avanti nella presa in carico delle mie responsabilità”, anche nelle veste di ministro dell’Economia e delle Finanze.

Sul tavolo ci sarà anche il tema degli Eurobond, sul quale Monti non ha espresso ancora una posizione perché vuole prima discuterne con Sarkozy e Merkel giovedì a Strasburgo. Monti però ci tiene a ricordare che “alla proposta degli Eurobond ho contribuito anche io come il mio predecessore, il ministro Tremonti formulando la proposta nel rapporto del maggio 2010 al presidente Barroso”.