Monti: “Partiti comunicano tra loro? Grande coalizione nel 2013”

Pubblicato il 4 Aprile 2012 - 08:55 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Se la situazione del Paese lo richiedera’ ancora, allora immagino che (i partiti) saranno anche disposti a mettere a frutto l’acquisita capacita’ di dialogo tra loro per pensare a soluzioni larghe, a grandi coalizioni”. A dirlo il presidente del Consiglio Mario Monti in un’intervista alla Stampa. ”In questa fase abbiamo visto come reagiscono gli italiani a sentirsi dire, anche con linguaggio schietto, che occorre fare certe cose che pesano”, afferma il premier. ”Per cui ogni volta che penso ai cambiamenti nella societa’ e nella politica mi convinco ancor di piu’ che i comportamenti virtuosi non saranno abbandonati. E sara’ bello guardare tutto questo dal di fuori”.

Monti interviene anche sul suo rapporto con Berlusconi. ”Superata una fase iniziale di normale adattamento a una situazione nuova, il mio predecessore ha manifestato un importante e continuo sostegno”, dichiara. ”Sulle grandi questioni internazionali lo tengo informato e partecipe e gli chiedo suggerimenti”. ”Abbiamo un obiettivo molto ambizioso che non ho scelto io, il bilancio in pareggio nel 2013, ma ci siamo lasciati dei margini e per questo non crediamo proprio che un eventuale andamento piu’ negativo dell’economia reale imponga una nuova manovra”. Cosi’ il presidente del Consiglio Mario Monti in un’intervista alla Stampa, in cui spiega che la crescita ”non e’ realizzabile nel brevissimo periodo”.

”Abbiamo lavorato per evitare la soluzione peggiore: le misure prese stanno avendo e avranno un effetto recessivo ma che va comparato con lo scenario greco, non con uno scenario di crescita che non era dato”, rileva Monti. ”Abbiamo evitato di finire come la Grecia, ora i provvedimenti di crescita richiedono piu’ tempo”. Il premier commenta i casi di suicidio tra gli imprenditori e gli artigiani. ”Sono cose drammatiche, anche in Grecia i suicidi sono molto aumentati. L’unica risposta adeguata e seria che possiamo dare – dice – e’ quella di risanare e rilanciare il Paese”.

Il disegno di legge che e’ ”in corso di finalizzazione da parte del governo” sara’ presentato al capo dello Stato ”al piu’ presto” e ”non si discostera’ significativamente da quanto e’ stato tratteggiato nel documento che varammo al Consiglio dei ministri. Molto rilevante e’ la velocita’ con cui il Parlamento svolgera’ il suo doveroso e attento esame”, e per questo ”cercheremo di avere un alto grado di consenso delle tre principali forze politiche”. Lo afferma oggi il presidente del Consiglio Mario Monti in una lunga intervista al direttore della Stampa.

La riforma consentira’ di ”lanciare un ulteriore segnale di fiducia all’estero”, dove per essere competitivi bisogna ”fare in modo che i principali Paesi investitori e le loro imprese possano capire come ragiona l’Italia e considerino quindi prevedibile e stabile la sua politica economica nel tempo”. Piu’ in concreto, spiega, ”ci sono ancora progressi da fare sulla sicurezza e sulla lotta alla criminalita’, poi l’alleggerimento della burocrazia, la tempestivita’ della giustizia per le imprese e una carenza di infrastrutture, e c’e’ l’aspetto cruciale della prevedibilita’ delle regole”.

All’estero, dichiara il premier appena rientrato dal viaggio in Asia, ”c’e’ la chiara sensazione che l’Italia possa fare la differenza ai fini della salute finanziaria dell’Eurozona”. I Paesi asiatici sono ”cruciali per la crescita economica. E’ tempo di cambiare i giudizi che diamo un po’ superficialmente e in base ai vecchi tabu”’. Il riferimento ”non e’ alla questione dei diritti umani, che e’ estremamente seria e che ho sollevato con gli interlocutori cinesi, ma al fatto che consideriamo i cinesi dei pubblici disturbatori di un mondo del passato che crediamo esista ancora e del quale siamo convinti di fare tuttora parte”.