Monti dice ma non decide: “Io non mi schiero con nessuno”

Pubblicato il 23 Dicembre 2012 - 16:41 OLTRE 6 MESI FA
Mario Monti

ROMA – Ci si attendeva che Mario Monti facesse luce sul suo futuro politico, su una sua possibile alleanza in vista delle prossime elezioni. Monti in realtà ha detto, ha detto molto, ma non ha deciso: “Io non mi schiero con nessuno. Ma sono pronto a dare apprezzamento, incoraggiamento, a essere guida e ad assumere le responsabilità che mi venissero affidate dal Parlamento”. È questa l’attesa posizione di Mario Monti sul suo possibile impegno politico.

Una disponibilità a un eventuale nuovo incarico da presidente del Consiglio, cioè, ma senza candidarsi adesso con nessuna lista. E solo alla guida, dopo il voto, di forze che condividano la sua Agenda. Valutare la candidatura a premier “è altra cosa dal dare il nome ad altri per liberi utilizzi”, precisa Monti, parlando a Palazzo Chigi durante la conferenza stampa di fine anno.

E durante il discorso presenta il manifesto da mettere a disposizione delle forze politiche, nel tentativo di “spostare il dibattito sui contenuti, piuttosto che sulle leadership e sugli schieramenti”. Cambiare l’Italia, Riformare l’Europa: Agenda per l’impegno comune, il titolo del documento, che sarà pubblicato su un apposito sito.

L’attacco a Berlusconi. “Gratitudine ma anche sbigottimento”, nei confronti di Silvio Berlusconi. A proposito del quale – in relazione ai divergenti giudizi più volte espressi sull’esecutivo tecnico – Monti, dichiara: “Faccio fatica a seguire la linearità del suo pensiero”. Berlusconi (e il Pdl) sono bersaglio del Professore anche su altri punti: dalle difficoltà di procedere sul tema della giustizia, alle “pericolose” dichiarazioni sullo spread e promesse di togliere l’Imu.

Bersani. Monti si confronta poi con i giornalisti che gli chiedono come la sua disponibilità alla premiership possa convivere con la candidatura per lo stesso ruolo di Bersani, leader che ha sostenuto il governo tecnico, scelto dal centrosinistra attraverso le primarie. La risposta è, di fatto, un rinvio a dopo il voto. Bersani è “un più che legittimo candidato premier di una coalizione – precisa Monti – mentre io, in questo stadio non sono il candidato premier di alcuna coalizione”.