Monti: “Limitare il contagio della crisi, stimolare la crescita”

Pubblicato il 31 Maggio 2012 - 11:23 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES – Per l’Italia, come per altri Paesi dell’Eurozona, e’ ”vitale” agire parallelamente per ”limitare il contagio” della crisi e ”stimolare la crescita”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti intervenendo in videoconferenza a un convegno a Bruxelles. Monti si e’ detto ”incoraggiato dalla Commissione Ue” per il giudizio di ieri delle raccomandazioni del Semestre Europeo. L’Europa deve ”accelerare” gli sforzi per limitare il contagio altrimenti potrebbe venire meno il sostegno pubblico al rigore e la Germania dovrebbe ”riflettere profondamente, ma anche rapidamente su questo” aspetto

”Realizzo che siamo ancora lontani” e che ”molto di piu’ resta da fare”, ma c’e’ soddisfazione per il riconoscimento di Olli Rehn che nel 2013 ”raggiungeremo un modesto surplus strutturale”. Il 30 maggio, ha aggiunto il premier, ”l’Italia ha ricevuto una valutazione abbastanza positiva non per gli squilibri macroeconomici che sono forti e che ci vorra’ del tempo per rimediare” ma ”per il consolidamento di bilancio e per le necessarie riforme strutturali”.

Lo spread tornato sopra i 400 punti base, indica che l’Italia nonostante ”riforme strutturali che costano politicamente e socialmente” e’ ancora minacciata da enormi possibilita’ di contagio”, ha detto Monti rilevando che questo contagio”e’ dovuto a una debolezza complessiva del sistema piu’ che al singolo paese”.

L’alto rapporto debito/pil italiano ”e’ il risultato, permettermi di dirlo in termini autoflagellatori, dei peccati del passato”. Lo ha detto il premier Mario Monti nell’intervento al Brussels Economic Forum ed indicando il livello del debito come una delle ”due ragioni” per lo spread molto alto. ”L’altra e’ la mancanza di una traiettoria per la crescita”.

Se dal consiglio UEedi fine giugno arrivera’ un pacchetto per la crescita ”credibile e sostenibile”, anche i mercati si convinceranno che la crescita puo’ ritornare e ”e questo potra’ riflettersi in un’attenuazione degli spread”, ha concluso il premier.