Movimento 5 Stelle, i cittadini eletti in Europa si tengono tutta l’indennità

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Giugno 2014 - 11:37 OLTRE 6 MESI FA
Movimento 5 Stelle, i cittadini eletti in Europa si tengono tutta l'indennità

Movimento 5 Stelle, i cittadini eletti in Europa si tengono tutta l’indennità

BRUXELLES – Movimento 5 Stelle, i cittadini eletti in Europa si tengono l’indennità. Una consultazione tra i cittadini 5 Stelle eletti al Parlamento Europeo ci sarà, ma solo per la rinuncia a metà della diaria giornaliera: sull’indennità spettante a ognuno dei 17 parlamentari europei non serve discussione. I 6250 euro netti che competono loro se li terranno tutti.

“Serve per vivere fra Bruxelles e l’Italia, i viaggi, la casa, le spese per il collegio”, ammette Ignazio Corrao, primo capogruppo grillino in Europa. Una giustificazione del tutto condivisibile e pragmatica ma che, viste le campagne di autoriduzione e di denuncia martellante sui costi della casta, finisce per stupire almeno un po’. Del resto, lo stesso Corrao, segnala La Stampa, è partito da Alcamo in Sicilia in autostop, prima di prendere un aereo con destinazione Bruxelles a Milano (“Rischiavo di fare tardi”).

Esaurite in un amen le preoccupazioni di ordine pecuniario, ai 5 Stelle non resta che far politica, iniziando, e non è una questione trascurabile, dalla scelta del banco cui sedersi. La difficile collocazione (destra, sinistra, alta, bassa?) nel Parlamento italiano non è replicabile a Bruxelles: qui, in Italia, all’inizio i grillini s’erano appollaiati in alto per controllare i colleghi (prima di accomodarsi a destra, tra Lega e Scelta Civica), in Europa la posizione montagnarda significa isolamento.

Se vanno da soli si ritrovano tra i seggi riservati ai “non iscritti”, senza bandiere e soprattutto fuori dalla distribuzione delle poltrone (incarichi, commissioni ecc…). La scelta, affidata ancora una volta alla Rete, è tra gli euroscettici di Nigel Farage e i Verdi: i primi non piacciono alla base (troppo di destra) ma ai vertici sì (Grillo-Casaleggio), i secondi promuovono politiche più in sintonia ma sono divisi, quando poco rilevanti. Mai, però, con gli estremisti, giura Corrao.