Mussolini obiettivo Fassino. Poi ci ripensa e punta alla Carfagna: “Cretina, ti prendo a calci”

Pubblicato il 14 Dicembre 2010 - 00:19 OLTRE 6 MESI FA

Piero Fassino stava leggendo il suo intervento in aula. Un attacco al governo Berlusconi. La pidiellina Alessandra Mussolini ha iniziato ad interromperlo. Fassino ha risposto rispolverando l’episodio della vajassa, appellativo con cui Mussolini era stata definita dalla collega Mara Carfagna: “Onorevole Mussolini, il ministro Carfagna l’ha già definita egregiamente…”. Non l’avesse mai fatto. Mussolini è letteralmente balzata in piedi.

Comincia a correre verso Fassino ”scartando” atleticamente in mezzo all’emiciclo Gianni Paladini, mentre Gianfranco Fini la invita alla calma. Solo un commesso riesce al bloccarla ai piedi dei banchi del Pd, ma la Mussolini non si doma: afferra un telefonino sul banco di Ileana Argentin e si appresta a lanciarlo contro Fassino che, nel frattempo si scusa.

A quel punto, la deputata del Pdl lascia il telefonino e si avvia di gran carriera verso l’uscita, mentre Fassino osserva: ”Sono sicuro che l’onorevole Mussolini non si scuserà con me delle sue intemperanze…”.

Allora l’ira di Mussolini cambia bersaglio: punta nel vivo dal ricordo di quel “vajassa”, se la prende con Carfagna: ”Hai visto cosa hai fatto, sei una cretina”. Per poi ribadire il concetto ai cronisti in Transatlantico: ”Le ho dato della cretina, e lei ha spalancato quegli occhi da civetta”.

Infine un altro sfogo, stavolta con il ministro Paolo Romani, ma sempre con gli stessi toni: ”Hai visto cosa ha fatto quella cretina? Adesso vado a prenderla a calci”. Laconico il commento di Romani: ”Ma Alessandra – le ha detto – con tutti i problemi che abbiamo…”.

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